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 2014  novembre 18 Martedì calendario

SPORTIELLO FELICE: «VOGLIO LA SALVEZZA E L’EUROPEO UNDER»

Da alcuni mesi Marco Sportiello vive in una nuvoletta di felicità. Ma a guardarlo in faccia non si direbbe affatto. L’espressione corrucciata, in stile «Belli e dannati» per dirla con lo scrittore americano Francis Scott Fitzgerald, non anticipa nulla della sua reale condizione. Il suo non è certo un atteggiamento o un modo per tirarsela, come dicono oggi i suoi coetanei. A 22 anni Marco si ritrova già portiere titolare in A, in un ruolo cioè dove solitamente a quest’età si fa panchina, e fresco debuttante azzurro, dell’Under 21, sì, ma sempre di Nazionale parliamo. E come se non bastasse, innamorato di una bella ragazza che lo ama. Brianzolo di Desio, cresciuto nel settore giovanile dell’Atalanta, da quest’anno titolare nerazzurro, al posto di Consigli. Gli sono bastate 15 presenze per scalare i gradini della popolarità, complici anche i 2 rigori parati all’interista Palacio e al napoletano Higuain. E chissà che non siano servite a fargli guadagnare la maglia della nazionale di Di Biagio. «Comunque sia – si scioglie Sportiello – per me è stata una grande soddisfazione. E anche se quella di martedì contro la B Italia è stata un’amichevole, è stata una bella esperienza che spero non sia finita in Sicilia».
A proposito di Sicilia, domenica affronterà il Palermo contro Belotti ora suo compagno di squadra nell’Under 21: avete scommesso qualcosa?
«No, ci siamo solo salutati dandoci appuntamento allo stadio Atleti Azzurri d’Italia. L’Atalanta viene dalla brutta sconfitta di Roma contro la Lazio e attraversa un momento delicato. Quindi speriamo di poter riprendere la rotta a cominciare dal Palermo. Stavolta non possiamo mancare i 3 punti».
Belotti, permettendo.
«Il Gallo è un ottimo giocatore e con Dybala forma una coppia di eccezionale valore, dotata di fantasia e tecnica: il pericolo numero uno da contrastare domenica. Ma noi avremo il pubblico dalla nostra e l’intento è di fare il pieno per trascorrere bene il Natale».
Prima la salvezza e poi l’Europeo Under 21, è questo il programma?
«Esatto, ma salvaguardare la categoria con l’Atalanta è fondamentale. Sarei bugiardo però se dicessi di non pensare all’appuntamento della Repubblica Ceca».
Magari da titolare?
«Spero di migliorare e poi sarà quel che sarà».
C’è un portiere che ha ispirato la sua escalation?
«Se volete sapere a quale collega penso di somigliare la risposta è nessuno: ognuno ha le sue caratteristiche, spesso inimitabili. Se però mi chiedete se c’è un portiere che mi piace e che studio, allora vi dico che il mio preferito è Handanovic, ma senza perdere la mia identità».
E da piccolo quale portiere accendeva la sua fantasia?
«Ero milanista e grande tifoso di Seba Rossi che ammiravo per il coraggio e per le sue eccelse doti atletiche e tecniche».
Quindi il sogno sarebbe quello di difendere un giorno la porta rossonera?
«Il sogno lo sto già vivendo da titolare in serie A, poi se un giorno andassi al Milan sarei felice, certo, come all’Inter o in un altro grande club. E’ presto però per questi discorsi, solo qualche mese fa ero una riserva».
A chi o a cosa si è aggrappato per arrivare a giocare titolare in A?
«Mi ero messo in testa di diventare il numero uno in un club della massima serie e quando mi prefiggo un obiettivo, in genere lo centro».
E non c’è nessuno a cui deve dire grazie?
«Be’, in effetti una persona a cui essere grato, c’è: la mia fidanzata, Sara, stiamo assieme solo da 10 mesi ma è già la persona più importante della mia vita».