Federico Gennarisantori, pagina99 13/12/2014, 13 dicembre 2014
BATTERE IN RETE AIUTA LA PROFESSIONE
Sono milioni gli utenti registrati sui siti di incontri che costellano il web e che vediamo apparirci ovunque. Sui più noti, come Meetic e Badoo ed eDarling, la filosofia è quella della ricerca del partner, spesso disattesa da chi chiede e offre incontri fugaci, magari a pagamento. Ma esistono anche vere e proprie vetrine virtuali. Dai più semplici zbakeca, ibakeca e bakeca x incontri adulti al diffusissimo bakeca incontri, dove si possono trovare offerte di ogni tipo da parte di ragazze, trans e gigolò. Gli uomini che frequentano prostitute d’alto bordo (escort) hanno come riferimento Escort Forum. Per chi cerca trans, invece, c’è Piccole Trasgressioni. Oltre a foto e contatti, queste piattaforme ospitano descrizioni dettagliate su aspetto, prestazioni e abilità relazionali specifiche. I clienti possono postare recensioni e raccontare nel dettaglio la propria esperienza.
In Italia sarebbero oltre 9.750 le prostitute che si pubblicizzano in rete, rivolte a un pubblico di 130 mila clienti. La stima a ribasso è di 390 mila prestazioni sessuali al mese. E il fenomeno è in aumento. Sono i numeri del rapporto II cinguettio delle lucciole, curato nel 2013 da eCrime, gruppo di ricerca sulla criminologia elettronica dell’Università di Trento. Oggi battere non è più strettamente necessario. Chiunque ha la possibilità di auto-promuoversi, in maniera più o meno esplicita, e protetta da un nickname.
«Il web ha aperto nuovi scenari per mettere in comunicazione clienti e prostitute – dice il Codacons a pagina99 – Senza uscire di casa, il cliente ha la possibilità di scegliere il tipo di prestazione e l’operatrice che meglio si confà alle proprie esigenze». Si trova davanti a una varietà senza precedenti, con più agio nella selezione e nel contatto per poi trasferire il consumo sessuale su un piano spiccatamente privato e individualizzato. Riducendo il rischio di compromissione sociale e costruendo l’illusione di un rapporto che elimina quanto più possibile ciò che ricorda la mediazione commerciale.
Che sia su appuntamento o solo dietro una webcam, oggi prostituirsi volontariamente è più facile di un tempo. Internet ha in parte ridotto le spese per la pubblicità che prima finiva sui giornali cartacei e permette di aprire siti web personali. Col beneficio di poter scegliere i propri clienti. Quanto ai portali online a pagamento, infatti, per le escort che hanno tariffe elevate sostenere le spese non è un problema. Aspiranti prostitute e novizie possono riuscire ad entrare nel giro senza affidarsi a protettori. E chi vuole solo arrotondare i propri introiti senza pubblicizzarsi troppo, può fare tutto con i semplici social network o, evitando il contatto fisico, con una telecamera. Intercettare la domanda sarà più difficile, ma potrà dare i suoi frutti. Non è un caso – mostra eCrime – che solo su Twitter siano pubblicati in media 2676 annunci di prostituzione al giorno. Molti altri sono di non professioniste, prive di siti personali e profili su piattaforme di incontri, che si limitano a pubblicare foto e frasi ammiccanti.