D, la Repubblica 13/12/2014, 13 dicembre 2014
QUANDO AGASSI SPACCÒ LA COPPA PER GELOSIA
Di solito era abituato a fare le schiacciate in campo. Ma quella volta, in preda a una furiosa gelosia, Andre Agassi schiacciò letteralmente per terra tutti i trofei che aveva vinto a tennis, compreso il più prezioso, la coppa di Wimbledon, mandandoli in mille pezzi.
Era il 1995 e il campione americano della racchetta aveva una relazione con l’attrice Brooke Shields, che sarebbe diventata in seguito la sua prima moglie. Raggiungendola sul set di Friends, il serial televisivo in cui Brooke recitava una parte, Agassi assistette a una scena in cui la sua ragazza doveva baciare un altro attore. Matt Le Blanc: e non solo baciare, gli leccava le dita, seduta con lui in un ristorante, e poi, davanti alla reazione più stupita che eccitata di lui, rideva maliziosamente gettando la testa all’indietro. Andre non disse niente: lasciò gli studi televisivi, guidò come un forsennato fino a casa e poi distrusse ogni singolo trofeo che aveva vinto nella sua già lunga carriera di successi.
È la stessa Shields a raccontare l’episodio nel nuovo e divertente libro di memorie, There was a little girl: the real story of mother and me, centrato sul suo rapporto con la madre, ma pieno di rivelazioni anche sulle numerose love story di un’attrice che conquistò il cinema giovanissima come protagonista del film Pretty baby diretto da Louis Malle. Nonostante la furiosa lite, due anni dopo Agassi e Brooke si sposarono ma il matrimonio fu – per entrambi – un disastro fin dalla cerimonia di nozze. Finì nel 1999. Agassi si risposò nel 2001 con la tennista Stefi Graf, e Brooke Shields con lo sceneggiatore Chris Hency, da cui ha avuto due figlie, non prima di avere avuto brevi love-story con John Travolta, Liam Neeson e John Kennedy jr. Nessuno dei quali, almeno a quanto ne sappiamo dall’autobiografia, distrusse mai trofei o altro per gelosia.
«Sposare Brooke fu un errore dal primo istante, avrei voluto farmi sostituire da un sosia già alle nozze», ha detto dal canto suo Agassi. Forse rammaricandosi di non avere più le sue coppe.