Corriere della Sera 14/12/2014, 14 dicembre 2014
POSTE, ABBASSATO IL RATING
Esistono dei vantaggi nell’essere una società controllata al 100% dallo Stato tramite il Tesoro, ma in questi giorni in cui pure le Poste Italiane hanno ricevuto diverse buone notizie dalla legge di Stabilità, è probabile che l’azienda guidata da Francesco Caio avrebbe fatto volentieri a meno di quell’aggettivo «Italiane» che caratterizza tutti gli ex monopoli di Stato. Standard and Poor’s infatti ha annunciato il taglio dei rating di Poste. Il nuovo voto è «BBB-» da quello precedente «BBB» per la valutazione di lungo termine e «A-3», dal precedente «A-2», per il rating di breve termine. La decisione segue quella attuata dall’agenzia Usa la settimana scorsa sui rating della Repubblica italiana: se diventa meno solvibile il garante anche il garantito viene trattato di conseguenza. Una decisione forse attesa, ma non per questo meno pesante visto il progetto di quotazione su cui sta lavorando l’amministratore delegato Caio con le società di consulenza. La prospettiva sui rating di Poste Italiane è comunque stabile, così come quella sul rating sovrano per l’Italia. Un emendamento alla legge di Stabilità sulle Poste prevede l’introduzione, nel nuovo contratto di programma (che partirà nel 2015 e avrà durata quinquennale), di «misure di razionalizzazione del servizio e di rimodulazione della frequenza settimanale di raccolta e recapito sull’intero territorio nazionale».