Renato Franco, Corriere della Sera 13/12/2014, 13 dicembre 2014
LORENZO TRAVOLTO DA X FACTOR : ERO STATO ESCLUSO, VIVO UN SOGNO
La parte più difficile viene ora. Statisticamente infatti è più facile vincere X Factor che affermarsi come cantante, perché nelle prime sette edizioni l’unico che ce l’ha fatta veramente è Marco Mengoni, mentre dagli Aram Quartet a Michele Bravi le note rimaste in testa sono passate inosservate. Ma Lorenzo Fragola da Catania, 19 anni, neo-vincitore del talent di SkyUno è tranquillo: «Non mi aspetto niente, sono un pessimista per natura, quindi quello che arriva è sempre in più».
Pessimista ma tenace perché le selezioni di X Factor le aveva già provate lo scorso anno: bocciato subito, senza appello. «L’anno scorso avevo paura — racconta —, il fatto è che non mi ero mai esibito davanti al pubblico, però mi sono iscritto nuovamente: sarebbe stato troppo facile rinunciare al primo ostacolo». Tutti lo davano per favorito, fin dalla prima puntata, eppure lui, dice, non se lo aspettava di arrivare primo. Qual è la qualità che l’ha fatta vincere? «Non lo so, forse rimanere sempre me stesso. È facile cambiare lì dentro, comunque si è sottoposti a tante pressioni. Ma se resti te stesso, una volta che ti perdi è più facile ritrovarti». Travolto da improvviso successo non sa molte cose: «Sono iscritto al Dams, ma non so se riuscirò a continuare a studiare. Non so se lascerò o meno Bologna: Roma mi affascina, ma la musica gira attorno a Milano. Non so se mi chiamano per Sanremo: sarebbe pazzesco, sarebbe una grande vetrina». La risposta a questa domanda sarà la prima ad arrivare, perché domani Carlo Conti annuncerà i cantanti in gara al prossimo Festival.
Scherza sul fatto che ora sia considerato un teen idol: «Non mi dà fastidio e va bene finché non mi ci considero io». Capitolo sogni: «Cantare agli Mtv Music Awards. E poi mi piacerebbe conoscere Stromae, le sue esibizioni sono una sorta di opera teatrale». Poi dà i voti (larghi) ai quattro giudici: «Fedez è un amico, quando ho vinto era contentissimo, si vedeva che ci teneva già quando sono arrivato tra i finalisti. Victoria Cabello è proprio una bella persona, ha sempre tenuto a farci sapere cosa pensasse di noi al di là del giudizio che ci dava in gara. Morgan non l’ho conosciuto molto come persona ma penso che se ha vinto tante edizioni una ragione c’è, sa quel che fa. Mika dei quattro è forse il più impegnato professionalmente, viaggia tanto, ma nonostante questo non ha mai fatto il divo».
L’altra notte è finita tra selfie e lacrime, in un’edizione dove i pianti — soprattutto di Fedez e Victoria Cabello — non sono mai mancati. Si chiude l’edizione numero otto. La finale è stata seguita su SkyUno da 1.294mila spettatori (5,07% di share) contro i 1.123mila (4,85%) dell’anno scorso. Su Cielo (in chiaro) invece rapporti ribaltati: quest’anno 689mila spettatori mentre l’anno scorso 876mila. Poi c’è il dato interno Sky, secondo cui gli spettatori della finale sarebbero 400mila in più, ma l’Auditel non ha gli strumenti per rilevarli. L’astensionismo è un dato politico, ma se si tratta di televotare per la gioia delle compagnie telefoniche l’italiano non si tira indietro: sono stati 7 milioni 700mila i televoti.
Dopo le (in)certezze dei numeri, i punti di domanda sui giudici. Confermati Fedez e Mika, i dubbi riguardano Victoria Cabello (considerata troppo morbida) e Morgan (considerato troppo poco gestibile, ma non è una novità). Mara Maionchi è l’opportunità a portata di mano (ha condotto l’ Xtra Factor ), Tiziano Ferro il sogno forse irraggiungibile.