Mirella Serri, TuttoLibri - La Stampa 13/12/2014, 13 dicembre 2014
DA MANTEGNA A LOTTO, L’ARTE SPIEGATA DA SGARBI
Vogliamo conoscere l’origine della visione metafisica di Giorgio De Chirico? La formazione di Giorgio Morandi? O l’interesse di Paul Cézanne per le forme geometriche? Ritorniamo al Quattrocento e al Cinquecento, e leggiamo Gli anni delle meraviglie. Da Piero della Francesca a Pontormo. Il tesoro d’Italia II di Vittorio Sgarbi. Già, proprio così: lo storico dell’arte in questo secondo volume si avventura in un incontro-scontro con i maggiori maestri del Rinascimento, da Mantegna a Bramante, Michelangelo, Raffaello, Tiziano, Lotto. Li propone non solo inquadrati nella loro contemporaneità ma anche come «contenitori di futuro», grandi artisti che hanno segnato con la loro influenza il mondo dei pittori a venire. Complice Sgarbi osserviamo, dunque, Piero della Francesca con gli occhi di Piet Mondrian e poi torniamo di nuovo al pittore e matematico di Borgo san Sepolcro, in una narrazione che va avanti e indietro, frenetica, piena di novità, alla maniera dell’incontenibile estro del saggista. Emergono dal passato gioielli dimenticati, come le opere di Bartolomeo della Gatta, Nicolò Alunno e Francesco di Bettino. E tutto questo segnato da un’unica ossessione: difendere le tante meraviglie che spesso dimentichiamo di possedere.