Anais Ginori, la Repubblica 13/12/2014, 13 dicembre 2014
“L’AMORE È PER TUTTI” SVELATA LA RELAZIONE GAY DEL VICE DELLA LE PEN
PARIGI.
Dopo lo scoop su Hollande e Gayet, il settimanale Closer continua a seminare il panico nella politica francese. Il rotocalco scandalistico edito da Mondadori ha pubblicato ieri in copertina l’outing di uno dei volti più noti del Front National. Il vicepresidente del partito Florian Philippot, 33 anni, braccio destro di Marine Le Pen, appare in romantica compagnia con un giornalista tv, durante un weekend a Vienna. «Sì all’amore per tutti» è il titolo del servizio, riprendendo il nome della controversa legge francese — “mariane pour tous” — che ha legalizzato il matrimonio gay e che molti nel Fn hanno osteggiato. Anche se Le Pen non ha mai partecipato alle manifestazioni contro l’approvazione legge, così come non è andato Philippot, il partito ha promesso che se arriverà al potere cancellerà la riforma. «La nostra idea — aveva precisato Philippot qualche mese fa — è sostituire il matrimonio con un Pacs rafforzato».
È la prima volta che un media francese divulga l’omosessualità di un politico francese con foto rubate nella sua vita privata. In passato ci sono stati pochi casi di outing forzati, e qualche coming out famoso, come quello dell’ex sindaco di Parigi, Bertrand Delanoë. «Si tratta di una violazione molto grave delle libertà individuali», ha commentato Le Pen. Il comportamento di Closer , ha aggiunto, è «insopportabile », sia che riguardi Philippot che Hollande: «La vita privata è sacra». Un portavoce di vicepresidente Fn ha annunciato che il politico «non replica a informazioni della stampa scandalistica », ma ha anticipato che probabilmente querelerà la rivista per violazione della privacy. Qualche anno fa, un altro dirigente del partito di estrema destra, Steve Briois, ora sindaco di Henin-Beaumont, aveva inutilmente tentato di bloccare la pubblicazione di un libro in cui si raccontava della sua omosessualità e della relazione con un altro membro del Fn.
La presenza di diversi politici gay vicino a Marine Le Pen non è un mistero per chi frequenta il partito. Tanto che qualche mese fa, proprio durante il dibattito sul matrimonio omosessuale, un rappresentante della vecchia guardia Fn, Bruno Gollnisch, aveva avvertito: «Le preferenze sessuali degli uni o degli altri non devono incidere sulla nostra linea politica». In verità, molti commentatori hanno notato che rispetto al padre, la presidente Fn ha ammorbidito le posizioni sulla questione. E nella sua opposizione alla legge sulle coppie gay è sembrata meno convinta e dura di altre battaglie. È di pochi giorni fa la notizia che il fondatore di Gaylib, gruppo per i diritti omosessuali, ha deciso di aderire al Fn.
Di sicuro, la Francia non è più quel paese dove un presidente può avere una doppia famiglia e una figlia segreta per anni. Dal divorzio e nuovo matrimonio di Sarkozy, al tradimento e la separazione di Hollande, il confine tra privato e pubblico è scomparso. Il mondo politico continua a chiedere riservatezza. Da destra a sinistra, una lunga lista di parlamentari e amministratori locali hanno criticato senza mezzi termini la scelta di Closer, parlando di gesto «indegno», «disgustoso», «pietoso». C’è anche chi vorrebbe invece trasparenza assoluta, proprio in nome del progresso sui diritti omosessuali. «Il miglior rimedio per evitare gli outing — scrive su Twitter Ian Brossat, consigliere comunale comunista di Parigi, apertamente gay — è fare coming out».
Anais Ginori, la Repubblica 13/12/2014