Ernesto Diffidenti, Il Sole 24 Ore 13/12/2014, 13 dicembre 2014
Allevatori in rivolta sui prezzi dei suini – Si infiamma la contrattazione su tutte le categorie dei suini destinati al macello
Allevatori in rivolta sui prezzi dei suini – Si infiamma la contrattazione su tutte le categorie dei suini destinati al macello. Gli allevatori hanno abbandonato l’ultima riunione della Commissione unica nazionale (Cun) affidando d’ufficio ai macellatori la formulazione del prezzo fissato a 1,32 per i capi compresi tra 160/176 kg. Una scelta contestata duramente da Confagricoltura secondo cui si tratta di una proposta «offensiva» dal momento che i costi di produzione attualmente sono superiori a 1,60 euro. In Italia, per il solo circuito dei prosciutti Dop, sono allevati quasi 12 milioni di capi in circa 4,000 aziende che, ormai da diverso tempo, fanno i conti con una scarsa (o nulla) redditività. Secondo Confagricoltura, che ha invitato gli allevatori a ritardare «il più possibile la consegna del prodotto allìindustria», è compito del ministero delle Politiche agricole proporre una mediazione che comunque preveda l’apertura della Cun ad altre realtà industriali e un maggiore impegno delle organizzazioni dei produttori (Op). In difficoltà anche il comparto delle carni dove si conferma la pesantezza del mercato per cosce, pancette, coppe e spalle con la sola domanda sostenuta per i lombi con prezzi in aumento.