Fulmini 13/12/2014, 13 dicembre 2014
STANCO
«Sono stanco di lottare contro accuse assurde, colpe inesistenti. Sono 10 anni che corro dimostrando ogni giorno di essere pulito, trasparente, aperto a ogni controllo. Ma devo sempre combattere contro i fantasmi. Così no, così la vita non è bella». (Vincenzo Nibali).
VECCHIETTI «Sicuramente in Italia si vive molto sulle imprese di Federica, le mie e di Paltrinieri. È chiaro che prima o poi i vecchietti andranno a fare altro e i giovani dovranno prendersi delle responsabilità sulle spalle» (Filippo Magnini)
NOIA «Io il calcio lo vedo come un divertimento e lo vorrei liberare dalla noia che lo pervade. Per questo do sfogo al mio istinto e mi comporto come mi vedete. Tutto spontaneo, niente creato ad arte. Questa è la parte scherzosa, poi c’è il lavoro, una cosa seria, che ha bisogno di testa, cuore e gambe. Per me una società di calcio è un’azienda, che non deve fare finanza, ma impresa, se possibile creare posti di lavoro. Costi, ricavi, investimenti, idee» (Massimo Ferrero).
FELICI «La verità? Siamo felici. Non mi era mai successo di andare d’accordo con tutti. Siamo venticinque amici, una famiglia. Arriviamo al campo un’ora e mezza prima dell’allenamento, giochiamo a calcio-tennis nello spogliatoio. Qualche anno fa Gasp si sarebbe arrabbiato, adesso la passiamo liscia perchè capisce quanto ci piaccia vivere lo spogliatoio» (il portiere del Genoa Mattia Perin).
BACCHETTA «Io non pensavo di avere la bacchetta magica, stanno facendo fatica altre squadre più attrezzate di noi come il Napoli e l’Inter, che ha preso un grande allenatore come Mancini ma è in difficoltà. Ci vuole tempo e pazienza» (Pippo Inzaghi).
CIFRE «Le cifre sono fondamentali nello sport. Ma Jordan resta il più grande di tutti i tempi, anche se adesso Bryant lo supererà come terzo marcatore di sempre nell’Nba. E se lo chiedete a Kobe vi dirà la stessa cosa, così come LeBron» (il regista americano Spike Lee, grande tifoso dei New York Knicks).
AVVOCATO «Avere raggiunto l’abilitazione da avvocato attraverso l’esame è una grande soddisfazione: si tratta di un punto di partenza, non d’arrivo. Ho dimostrato che è possibile conciliare il sogno di fare il calciatore con lo studio, attraverso coraggio e sacrificio» (il difensore dell’Atalanta Guglielmo Stendardo).