Andrea Fiano, MilanoFinanza 12/12/2014, 12 dicembre 2014
E IL MONTE VENDE (CON PLUSVALENZA) LA SEDE DI NEW YORK
Il Monte dei Paschi ha venduto la sede della sua filiale di New York, che almeno inizialmente dovrebbe restare in affitto negli stessi locali o in parte di essi. L’operazione, conclusa nei giorni scorsi, porta una forte plusvalenza nelle casse del gruppo bancario senese prima della fine dell’anno fiscale a tutto vantaggio dei conti 2014. A comprare la sede su due piani del Montepaschi (al Delmonico Plaza sulla 59esima strada all’angolo con Park Avenue a Manhattan) è stato Fiducial, gruppo francese che opera nel settore della consulenza fiscale e amministrativa per le aziende. I locali, che erano stati acquistati dal Montepaschi nel 1996, hanno rappresentato la seconda sede per la filiale newyorkese del gruppo, che inizialmente era stato per diversi anni in affitto di fronte a Park Avenue. Dopo la cessione la filiale il Montepaschi a New York opererà con un regolare contratto di affitto, anche se nell’ambito del piano strategico il suo futuro resta in stand-by in attesa delle scelte sulla rete estera della banca, che al momento vanta due filiali asiatiche a Hong Kong e Shanghai, una a Londra e quella negli Stati Uniti, alle quali si aggiungono le due sussidiarie presenti in Francia e in Belgio. A New York la filiale del Montepaschi dà lavoro attualmente a circa 30 persone e segue principalmente la clientela italiana della banca attiva negli Stati Uniti. Secondo fonti del mercato immobiliare newyorkese, la cessione della sede di Delmonico Plaza presenta un doppio vantaggio per Montepaschi. Oltre alla plusvalenza incassata rispetto al costo iniziale della sede, alla luce dei costi del settore immobiliare a New York la banca pagherà meno per un affitto nella zona centrale di Manhattan di quanto non versasse finora in tasse di proprietà e di condominio per la sede appena ceduta. Attualmente sono solo tre le banche italiane attive con una filiale negli Usa: oltre al Montepaschi sono presenti Unicredit e Intesa, cui si aggiungono alcuni uffici di rappresentanza per altri istituti di credito, come la Banca Popolare di Vicenza.
Andrea Fiano, MilanoFinanza 12/12/2014