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 2014  dicembre 11 Giovedì calendario

MODA «Io twitto, ma con moderazione. I social andrebbero regolamentati per evitare di dire sciocchezze, il contatto con i tifosi e con la realtà ben venga

MODA «Io twitto, ma con moderazione. I social andrebbero regolamentati per evitare di dire sciocchezze, il contatto con i tifosi e con la realtà ben venga. Sul resto non importa tornare agli anni ’80: spalline, orlo alto ai pantaloni e zampa d’elefante... Uno può essere alla moda e insieme una persona seria» (Alessandro Nesta). GAP «Quando sono arrivato al Chelsea l’ho colmato il gap, l’ho fatto pure con Liverpool e Valencia. Non è facile, bisogna essere uniti. I nostri stipendi e il monte ingaggi sono inferiori ad altre società. Il nostro è soltanto il quinto fatturato della serie A» (Rafa Benitez). COMPLESSO «Gli allenatori sono pagati di più perché devono gestire un calcio molto più complesso. Un tempo le rose erano di 16 e si giocava una volta alla settimana. Ora sono di 25 e si gioca a ciclo continuo. Solo la partita è rimasta uguale» (Carlo Ancelotti). MINISTERO «Io ho fatto tutti i gradini, come in un ministero, ma ognuno fa la propria carriera. C’è chi deve salire mille tornanti, e chi prende l’ascensore. Il campo dà le sentenze» (Gian Piero Gasperini). FIDUCIA «Fernando in allenamento si impegna e mette tutto se stesso. Mi auguro che possa tornare il Torres che conosciamo. Gli serve solo un gol, potrebbe sbloccarlo sotto tutti i punti di vista. Sta solo a me, ho voluto io questo giocatore e non ho perso la fiducia in lui» (Pippo Inzaghi). FOLGORAZIONE «Ho iniziato ad allenare molto presto. Vivevo a Perugia, un amico di famiglia di Bologna mi ha proposto di trasferirmi per allenare. Ho accettato, quasi per gioco. Avevo 20 anni: mi sono iscritto all’università e intanto allenavo il Triumvirato Secchia Rapita. Erano gli anni di Basket City: una folgorazione che mi ha cambiato la vita» (Maurizio Buscaglia, allenatore della rivelazione Trento). FORZA «La mia forza? La caduta che mi ha fatto saltare il crociato al Mondiale di Schladming. Un infortunio di questo tipo uccide il tuo spirito, ma ti concede molto tempo per staccare dagli sci e trovare nuove motivazioni» (la norvegese Kjetil Jansrud). DIVERTIMENTO «Se vuoi fare bene è necessario divertirsi in quello che si fa. Allenta la tensione e lo stress, rende più facile gestire tutto. L’ho visto quest’anno: non mi sono mai divertito tanto, ma i risultati sono arrivati lo stesso. Quando sono sulla vettura sono serio al 100%, poi arriva il divertimento» (Daniel Ricciardo).