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 2014  dicembre 10 Mercoledì calendario

SANTA CROCE CAMERINA

Davide è sparito. Ma solo dopo aver detto: "È stata lei. Non ne voglio più sapere di lei. Io sono il padre, ora rivoglio solo il mio bambino". Vuole stare da solo, è annichilito, fanno sapere a casa Stival. Adesso anche a casa di Loris nessuno si sente più di difendere quella donna che fino a lunedì sera per suo marito era "una mamma meravigliosa" e che, poche ore dopo, ha collezionato da quella famiglia che l’aveva accolta a braccia aperte e difesa strenuamente una serie di "se è stata lei, deve solo spiegare perché e poi può morire", come si è sfogato Davide lunedì notte tornando a casa da solo dopo il fermo di Veronica. Barricata nella sua casa di Comiso, dove ore vive con il nuovo compagno e dove un’ora prima del ritrovamento di Loris si è vista spuntare improvvisamente Veronica con i carabinieri che l’accusava di averle "preso il figlio", Carmela Anguzza vive da lontano il dramma di quella figlia che non vede da anni dopo averle rivelato di averla avuta da una gravidanza indesiderata da un uomo che non è il padre che le ha dato il suo cognome. Ma quello che pensa di Veronica è tutto in una significativa conversazione con l’altra figlia, Lina, intercettata dagli inquirenti. "Noi non abbiamo colpa Linuzza se questa è un’alienata". Così la mamma di Veronica risponde all’altra figlia che le esprime tutta la sua pena per la fine di Loris e che rivela come Veronica abbia mentito sostenendo di non conoscere la zona del canalone dove in realtà aveva abitato da piccola nella casa in cui aveva tentato il suicidio impiccandosi ad una trave con una sorta di fascetta. "La fontanella - dice la sorella Lina - lì è stato trovato il bambino, il luogo lei lo conosceva, no che dice di non sapere dove era il Mulino".

Il ritratto di Veronica fatto da sua madre è quello di una bambina che "sin da piccola soffriva di manie di persecuzione, aggressiva e violenta, seguita sino all’età di sette anni da uno psicologo, poi si è rifiutata".

Sola e abbandonata da tutti Veronica. Chissà se nel carcere di piazza Lanza andrà a trovarla quel marito che lunedì notte, dopo aver visto per la prima volta le immagini delle telecamere di sorveglianza che inquadrano la Polo nera di sua moglie imboccare la strada del Vecchio mulino, improvvisamente ha cominciato a perdere tutte le sue certezze. "Dite sul serio? - ha detto in lacrime agli inquirenti - se è stata lei mi cade il mondo addosso. Voglio solo saper perché e poi può andare a morire". Una classica espressione siciliana che ieri mattina, all’alba, al canalone dove sono
andate a posare un fiore usano anche la mamma e la sorella di Davide. "Chiunque sia stato non lo perdono, soprattutto se è stata lei, impossibile perdonare una cosa del genere", dice nonna Pina che in questi giorni è sempre stata fisicamente a fianco di Veronica. "Loris era il principino di casa. Chiunque sia stato deve morire, se è stata lei non ci sono parole", aggiunge la sorella di Davide, Jessica che si sta occupando del nipotino più piccolo.