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 2014  dicembre 09 Martedì calendario

TLTRO, VERSO UN’ALTRA MINI-ASTA

MILANO
La prima asta Tltro di settembre, che si era chiusa con una domanda di 83 miliardi di crediti a basso prezzo da parte delle banche europee in Bce, era stata bollata come un semi-fiasco. La seconda, fissata per dopodomani, potrebbe concludersi con un esito non molto dissimile: la liquidità non manca alle banche europee, cui manca più la domanda che l’offerta di credito, e per questo c’è chi sostiene che a Francoforte si chiederà il minimo indispensabile.
Tra i più cauti al riguardo ci sono gli analisti di Goldman Sachs, secondo i quali anche la seconda asta di prestiti Tltro della Bce potrebbe chiudersi con richieste sotto le attese del mercato: un report citato da Bloomber g [ ritiene «molto realistico» che la domanda si fermi a 117 miliardi di euro, all’estremo inferiore di una forbice che la banca americana spinge fino a 177 miliardi. Il mercato si attende che nell’asta di giovedì vengano prelevati 148 miliardi, dopo gli 83 miliardi chiesti a settembre. Si tratta, in ogni caso, di cifre inferiori rispetto ai fondi Ltro (i prestiti triennali effettuati tra il 2011 e il 2012) ancora in pancia alle banche, riducendo così la massa monetaria in circolazione.
Tuttavia, così come a settembre le italiane dovrebbero fare l a Il Sole 24 Ore, le principali banche italiane, insieme al sistema delle Bcc guidato da Iccrea, dovrebbero chiedere circa 25 miliardi, due in più rispetto a quelli richiesti tre mesi fa. Allora UniCredit aveva chiesto l’importo massimo consentito per le attività in Italia (7,75 miliardi) e dunque non dovrebbe muoversi, se non per le attività estere; Intesa Sanpaolo dovrebbe invece prendere l’importo maggiore tra le italiane arrivando a 8,5 miliardi, dopo i 4 chiesti a settembre; per Mps, invece, ci si attende una richiesta di 3 miliardi, come a settembre, mentre il Banco Popolare ha preannunciato l’intenzione di chiederne 2,7 e Icccrea 1,7 miliardi. Per Ubi si parla di 3 miliardi, per Bpm di 1,6 miliardi, mentre Veneto Banca e Popolare di Vicenza, ferme alla prima asta, dovrebbero chiedere circa un miliardo a testa.
R.Fi., Il Sole 24 Ore 9/12/2014