Gianluca Gasparini, SportWeek 6/12/2014, 6 dicembre 2014
IL NASCONDINO È PRONTO PER L’OLIMPIADE
Il bacino di utenza da cui pescare i potenziali campioni sarebbe di ampiezza spaventosa. Alzi la mano chi di voi non ha mai giocato a nascondino. Ma il tutto si è svolto e si svolge sempre con una certa libertà di manovra e pochi limiti di tempo e spazio. Di recente invece l’attività ha preso una piega maggiormente Sportiva, a livello internazionale, grazie a un professore giapponese. Yasuo Hazaki, 64 anni, presidente dell’Hide-and-Seek Promotion Committee (il comitato promotore del nascondino), ha iniziato a spingere perché il gioco venga incluso nel futuro programma delle Olimpiadi. Così è stato necessario codificare in qualche modo la sfida e Hazaki e i suoi collaboratori se ne sono usciti con un regolamento ben preciso. Nella loro versione due squadre da 7 giocatori ciascuna si affrontano in un terreno delimitato (poco meno di 20 metri per 20), preferibilmente boschivo, per un massimo di 10 minuti. Divisi in due tempi in cui prima ci si nasconde e poi si caccia. In questi 5 minuti, i primi due sono concessi a chi si deve nascondere. Nei restanti 3 gli avversari devono localizzare i 7 e toccarli. Hazaki ha una certa fretta: punta ai Giochi di Tokyo, in programma per il 2020. Chi si sente un asso può iniziare ad allenarsi.