Antonella Scutiero, Lettera43 9/12/2014, 9 dicembre 2014
CRIMINOLOGI IN TV: FAMOSI CON I CASI IRRISOLTI
L’esempio più facile da citare è quello del circo mediatico scatenatosi intorno al giallo di Cogne, con tanto di plastico nello studio di Porta a Porta di Bruno Vespa. Ma in realtà a portare i crimini in tivù ci aveva già pensato Costanzo nel suo Maurizio Costanzo Show. Il merito, o la colpa, è del successo del «giallo irrisolto», a metà tra la cronaca e il genere letterario, che ha inondato il piccolo schermo con serie tivù americane come Csi, Cold Case e così via.
In fondo anche l’italianissimo Un giorno in pretura, in onda su RaiTre dal 1988, ha soddisfatto la voglia di crime degli spettatori, mandando in onda processi per i delitti del mostro di Firenze a Pietro Pacciani o quelli per la strage di Erba e la morte di Sarah Scazzi.
Un vero e proprio genere televisivo, dunque, che dalle aule di tribunale passa per la fiction e, soprattutto, per i talk show: è qui che trova la sua consacrazione la figura dell’esperto, il criminologo, che dalla sua sua poltrona indaga e pontifica, spesso anche direttamente coinvolto nel caso in esame.
Insomma, nello scenario televisivo italiano il criminologo ha trovato la sua chiave per uscire da aule universitarie e tribunali. Trovando fama e soldi. E non è un caso che dopo l’affermazione della categoria sulla scena mediatica si sono moltiplicati gli aspiranti professionisti del genere. Tanto che a Torino nel 2013 è nato il primo corso di laurea specialistica in Psicologia criminologica e forense, destinato a 100 aspiranti Csi. Ecco chi sono i più famosi.
Se a consacrare l’esame del crimine nel salotto televisivo fu Vespa, il primo criminologo mediatico è stato, senza dubbio, Francesco Bruno, visto anche al Maurizio Costanzo Show e a Delitti. Originario della provincia di Cosenza, laurea alla Sapienza di Roma, dove è diventato professore di criminologia e medicina forense, negli Anni 90 ha collaborato con vari ministeri contro la criminalità mafiosa e la lotta alla droga. Fece parte del collegio difensivo di Pacciani e nell’inchiesta sul «mostro di Firenze» subì una perquisizione di 15 ore a casa, nello studio, e all’università: è stato probabilmente questo caso - insieme con le collaborazioni istituzionali - a portarlo nello studio di Porta a Porta, dove è stato ospite pressoché fisso per lungo tempo, allargandosi poi a Pomeriggio sul 2, La vita in diretta, Pomeriggio Cinque, Matrix, e tanti altri, per disquisire di tutti i casi mediatici degli ultimi anni, da Garlasco a Sarah Scazzi.
Un altro volto noto della criminologia italiana, Roberta Bruzzone, arriva invece dall’edizione di Buona Domenica di Costanzo, dove sottoponeva i vip ospiti alla “macchina della verità”, esperienza poi ripetuta nel reality game La Talpa 3 condotto da Paola Perego. La notorietà le è arrivata con la conduzione de La scena del crimine sul canale 877 di Sky e Donne mortali su Real Time. Già consulente per la strage di Erba, è stato il caso di Avetrana ad aver consacrato la psicologa e criminologa ligure, che all’indomani del delitto sedeva in tivù ad analizzare i profili dei vari protagonisti, definendo Michele Misseri «pedofilo e assassino», salvo poi vedersi affidato il ruolo di consulente della difesa proprio dell’uomo.
In seguito fu chiamata a testimoniare contro Michele, dichiarando che lui, durante un colloquio in carcere, accusò dell’omicidio sua figlia Sabrina. Di rimando, Misseri ha poi accusato la psicologa e il suo legale di aver fatto pressioni perché accusasse la ragazza. È proprio durante il polverone del caso Avetrana che Aldo Grasso scrisse che Bruzzone «entra ed esce dalle carceri e dagli studi televisivi come fossero la stessa cosa, non distingue la realtà dalla rappresentazione».
Prima della bionda criminologa c’era stato, comunque, anche Massimo Picozzi, ospite pressoché fisso di trasmissioni come Porta a Porta e Matrix, Delitti su History Channel, Chi l’ha visto? e Quarto Grado, e pure voce fissa di Csi Milano, in onda durante il programma 105 Friends di Radio 105. Picozzi, psichiatra e criminologo milanese, è stato coinvolto nei processi per il delitto di Cogne, per quello di Novi Ligure, la strage di Erba, Michele Profeta e gli omicidi delle Bestie di Satana ed è stato chiamato come consulente per il processo sull’omicidio di suor Maria Laura Mainetti a Chiavenna.
Vincenzo Maria Mastronardi, il perito ’amico’ di Schettino
Vincenzo Maria Mastronardi s’è fatto conoscere per aver invitato Schettino a tenere un seminario in università.
L’ultimo ad affermarsi sulla scena è stato Vincenzo Maria Mastronardi, psichiatra e criminologo, direttore del Centro sperimentale cineteatrale di criminologia alla Sapienza di Roma, famoso soprattutto per aver invitato il comandante della Costa Concordia Francesco Schettino in cattedra al seminario organizzato al Circolo aeronautico di Roma. Capelli tinti di un nero inverosimile per la sua età, autore di perizie nel caso Cesaroni, Pietro Maso, Rudy Guede, era già da qualche tempo entrato negli studi televisivi a suon di analisi dei crimini e barzellette.