www.cinquantamila.it/fiordafiore 9/12/2014, 9 dicembre 2014
La mamma di Loris indagata per omicidio e occultamento di cadavere • Mango è morto durante un concerto • Proposta in Germania: gli stranieri parlino tedesco anche a casa • Il gatto arrabbiato che ha fatto guadagnare 80 milioni alla padrona • Caccia allo volpe a Londra • Storie di elettrodomestici • Anche i sederi rifatti hanno il loro Michelangelo Loris Veronica Panarello, mamma del piccolo Loris, nella notte è stata sottoposta al fermo al termine di un interrogatorio in Procura durato sei ore
La mamma di Loris indagata per omicidio e occultamento di cadavere • Mango è morto durante un concerto • Proposta in Germania: gli stranieri parlino tedesco anche a casa • Il gatto arrabbiato che ha fatto guadagnare 80 milioni alla padrona • Caccia allo volpe a Londra • Storie di elettrodomestici • Anche i sederi rifatti hanno il loro Michelangelo Loris Veronica Panarello, mamma del piccolo Loris, nella notte è stata sottoposta al fermo al termine di un interrogatorio in Procura durato sei ore. È accusata dell’omicidio del figlio, strangolato, senza complici, con una fascetta da elettricista, e dell’occultamento del cadavere. I controlli dicono che Loris non è mai andato a scuola, al contrario di quanto sostiene la madre. E quando ieri sera se l’è sentito ripetere più volte dalla giovane e determinata mamma, Petralia ha tirato fuori tabulati, orari, passaggi della sua Polo nera. Con la contestazione di un buco di 36 minuti durante i quali mamma e bimbo dovrebbero essere rimasti da soli in casa, fino alle 9.30 circa, cioè quando per i medici legali il piccolo muore asfissiato anche se il cuore batterà ancora per poco. Eccola uscire da casa, o meglio dal garage dove ha parcheggiato l’auto e dirigersi lungo la strada che porta a una rotonda e all’imbocco dell’ultimo tratto in cui c’è il canalone della morte. L’auto è inquadrata dalla telecamera di un distributore a 50 metri dall’imbocco, a un chilometro da quel fossato. Ma proprio ieri la definizione tecnica di alcuni frame delle registrazioni lascerebbero intravedere la sagoma della Polo mentre si immette sulla strada del canneto che cela quel canalone. I rapporti presentati al procuratore parlano di «quadro psicopatico con sdoppiamento della personalità» facendo riferimento a un delitto che denoterebbe freddezza assoluta. Perché Loris è stato ucciso prima legandogli i polsi con le fascette, poi stringendone una al collo. Se fosse vera questa ricostruzione sarebbe sorprendente come il mattino dell’omicidio, verso le 9.30, rispondendo a una chiamata del marito, sul tir in Lombardia, Veronica sia stata priva di emozioni: «Tutto a posto, i bimbi a scuola». Famiglia La sorella di Veronica smentisce che il Vecchio Mulino fosse un luogo quasi sconosciuto, come invece ha detto la mamma di Loris: «Da bambine andavamo lì a giocare, c’è una fontana e ci andavamo a prendere l’acqua». All’epoca abitavano a pochi chilometri da quel luogo. Veronica Panarello da bambina visse anche a Cairo Montenotte (provincia di Savona) dove la sua famiglia si era trasferita da Grammichele, comune del Catanese. Suo padre non è il padre biologico, ma le ha dato il suo cognome e l’ha cresciuta come tale (erano cinque figli in famiglia, nati da tre uomini diversi). Non era nemmeno adolescente quando tentò la prima volta il suicidio bevendo candeggina, forse per un litigio a scuola, dicono le voci di paese. Sua madre, con cui ha sempre avuto un rapporto difficile, ha detto ai carabinieri che da piccola Veronica era stata seguita da uno psicologo (non ancora rintracciato) e ha citato un episodio per lei significativo: la bambina avrebbe battuto la testa in un incidente su una giostra, in Liguria. Il secondo tentativo di suicidio avvenne nel 2003: viveva a Santa Croce Camerina e provò a impiccarsi con una fascetta di plastica in una serra vicino al Vecchio Mulino, dopo aver affrontato il padre per rivelargli dettagli segreti su sua madre. Si salvò solo perché la fascetta, non reggendo il peso, si spezzò. A 17 anni, studentessa al Liceo artistico, si innamorò di Davide Stival e lasciò gli studi: Loris nacque il 18 giugno 2006. Mango È morto il cantante Mango, 60 anni compiuti poche settimane fa. Domenica sera durante un concerto benefico a Policoro, in provincia di Matera, stava cantando uno dei suoi successi, Oro, seduto alle tastiere, quando si è fermato all’improvviso, ha detto al pubblico: «Scusate» e si è sentito male. I soccorsi che sono subito saliti sul palco lo hanno trovato morto: infarto. Mango esordì nel 1975 con l’album «La mia ragazza è un gran caldo». Arrivarono altri due album ma l’accoglienza del pubblico fu così tiepida da far gli venire la tentazione di mollare e tornare agli studi di Sociologia. La svolta arrivò dall’incontro con Mogol che si innamorò del provino di una sua canzone e ne scrisse il testo. Partecipoò al Festival di Sanremo 7 volte. Mango era molto legato alla sua terra, la Lucania. Aveva anche un appartamento a Milano, ma viveva nella sua Lagonegro dove era nato nel 1954 e dove domani alle 11 si terranno i funerali. Tedesco Proposta dell’Unione cristiano-sociale bavarese, partiti principale in Baviera e partner di governo nella Grosse Koalition con la Cdu di Angela Merkel: gli stranieri residenti in Germania parlino tedesco anche a casa e in famiglia. In un documento programmatico congressuale Csu, sotto il titolo “Integrazione attraverso la lingua”, si legge: «Chi vuole vivere qui tra noi a lungo, in permanenza, deve essere tenuto in modo vincolante a parlare in tedesco sia nei luoghi pubblici sia in famiglia» (Tarquini, Rep). Gatto Il Daily Mail ha calcolato che una signora di nome Tabatha Bundesen ha guadagnato finora 80 milioni di euro grazie al suo gatto, Grumpy Cat (che in verità è una femmina e si chiama Tardar Sauce): «Ha guadagnato più di Nicole Kidman, Cameron Diaz e Matthew McConaughey». La particolarità del micio è che sembra avere un’espressione sempre imbronciata a causa di un raro fenomeno di nanismo felino. La padrona lo fotografa e con le immagini (corredate da frasi ciniche, come: «Ho fatto le fusa una volta, è stato terribile»; «Adoro il Titanic, il mio personaggio preferito è l’iceberg»; «Sei stato isolato dai tuoi amici? Ricordati che neanche io sono tuo amico»; «Sono contento che tu sia nato, adesso sono sicuro che un giorno morirai») ci ha fatto un libro inserito dal New York Times fra i bestseller. Un filmato con il gatto come protagonista su YouTube è stato guardato più di 16 milioni di volte. Ha 522.000 seguaci su Instagram, la sua pagina Facebook ha più di 6 milioni di like, compare su calendari, tazze e magliette (Monti, Cds). Volpi Per le vie di Londra di notte girano troppe volpi: una, di recente, ha sbanato il gatto del sindaco Boris Johnson. Così è nata una nuova professione: l’urban fox hunter, cacciatore di volpi di città. Viene assoldato da residenze privati, ospedali, scuole, alberghi. Si fa pagare 75 sterline (90 euro) per la prima volpe ammazzata, 50 per ogni successiva e pensa lui a portare via i cadaveri (riciclati in mangime per polli). Gli esperti notano che è una caccia inutile, perché le volpi si riproducono a gran velocità: bisognerebbe ucciderne 7mila all’anno per farne diminuire veramente il numero. E vengono incoraggiate ad avvicinarsi all’uomo da amanti degli animali, che le nutrono apposta, o da un insufficiente servizio di nettezza urbana, che lascia i rifiuti nei cassonetti troppo a lungo (Franceschini, Rep). Oggetti Il professor Vittorio Marchis, nel libro Le cose di casa, cronache minime di tecnologie domestiche (Codice Edizioni), racconta la storia degli oggetti domestici. Per esempio: Einstein brevettò un frigorifero. Dopo aver saputo di una famiglia berlinese uccisa dai vapori di ammoniaca per un guasto al compressore del frigorifero, lo scienziato e il suo allievo Leo Szilard, nel 1930, ne brevettarono uno senza compressore, ma con la caldaia, silenzioso e sicuro nel caso di guasti improvvisi. Leonardo da Vinci inventò un girarrosto automatico mosso dall’aria calda del camino. Il microonde, invece, fu scoperto per errore da Percy LeBaron Spencer, un impiegato alle prese con la sperimentazione di un nuovo modello di magnetron, una valvola usata negli apparecchi radar: notò che la tavoletta di cioccolata che teneva in tasca si era sciolta (Ferrigo, Sta). Sederi Il chirurgo estetico che rifà i sederi meglio di chiunque altro è il dottor Constantino Mendieta, di Miami. Dice: «Sono figlio di un architetto, conosco le proporzioni, per capire la bellezza ho studiato il David di Michelangelo. L’arte serve, anche se tutte poi ti chiedono un sedere alla Jennifer Lopez, alla Beyoncé o alla Pippa Middleton». Il settore è in crescita: nel 2012 negli Usa ci sono state quasi due milioni di operazioni di chirurgia plastica, nel 2013 gli interventi sui sederi sono aumentati del 58%. «Rifaccio 450 sederi l’anno. Il mio prezzo base: 14mila dollari. Più donne, 80%, che uomini. I maschi vengono da me verso i 30 anni, il 10% è composto da etero con il sedere secco. La prima cosa che gli uomini perdono con l’età è il grasso nei glutei». Esistono vari tipi di sedere: «Ci sono quattro tipi diversi di sedere, a prescindere dalla nazionalità. Si prendono due punti - la parte superiore esterna e quella inferiore - e da questi si ottengono delle forme: A, V, cerchio e quadrato. La prima è la più bella. Nei soggetti A la vita è più piccola dei fianchi con un rapporto di 0.7. E poi ci sono le differenze culturali: il discrimine sta nella larghezza dei fianchi. I latini tendono a preferire il sedere alla Jennifer Lopez, un po’ più pieno in basso e coi fianchi più larghi. Gli asiatici prediligono i fianchi stretti perché vogliono sembrare più snelli e alti. Gli afro-americani vogliono un fondoschiena enorme, bello pieno e tondeggiante, alla Serena Williams, mentre gli europei apprezzano più varietà» (Audisio, Rep).