La Stampa 6/12/2014, 6 dicembre 2014
PECHINO, IN MANETTEL’EX ZAR DELLA SICUREZZA
Espulso dal Partito comunista e arrestato. Zhou Yongkang, ex intoccabile capo supremo della sicurezza interna cinese, è finito in carcere nell’ambito della «campagna anti-corruzione» proclamata dal presidente Xi Jinping. Secondo le accuse, Zhou avrebbe violato gravemente la disciplina del partito, traendo vantaggio dalla sua posizione e accettando tangenti. L’ex ras avrebbe fatto trapelare segreti di Stato in cambio di soldi e beni, oltre ad aver «commesso adulterio con diverse donne e abusato del suo potere per ottenere sesso e denaro». Zhou, che ha fatto fortuna con il petrolio, era diventato ministro della sicurezza pubblica nel 2003 e nel 2007 era entrato nel Comitato Permanente dell’Ufficio Politico (Cpup), il supremo organo dirigente del Partito Comunista e del Paese, rimanendo al suo interno fino al 2012. Era sotto indagine da luglio.
La Stampa 6/12/2014