Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  dicembre 08 Lunedì calendario

I NONNI DIGITALI CRESCONO. E PREFERISCONO IL TABLET

Hanno deposto le carte per impugnare il tablet. Interrotto le chiacchiere per andare a scuola di tecnologia e sopratutto di Internet. Per rimanere al passo e correggere lo schema che vede ancora gli over 65, come la fascia meno connessa d’Italia. La riscossa digitale degli anni d’argento parte da qui, dal centro culturale Bulgarelli di Sesto San Giovanni, ex periferia operaia di Milano. Ma succede un po’ in tutta Italia.
Il primo passo, per il gruppetto di maturi studenti di Sesto, è imparare ad accendere il tablet e a scattare una foto. Tornerà utile davanti al nipotino. Poi c’è da familiarizzare con la tastiera «touch», tra accenti, maiuscole e tasti che fanno scomparire tutto dallo schermo. L’insegnante, under 30, spiega con calma e senza dare nulla per scontato.
Lo sa bene: tutto ciò che è ovvio per i nativi digitali sarà una conquista sudata per chi salta solo ora sul treno della rivoluzione 2.0. Tra gli alunni non mancano l’entusiasmo e la tenacia. Le prime prove di scrittura vanno così così, poi le frasi prendono corpo.
«Voglio imparare tutto, stare ai tempi di adesso, sapere quello che c’è da sapere», dice Lucia, 73 anni, la più motivata e sorridente della classe. «Ho deciso di fare il corso per curiosità, dopo aver parlato con qualche amico più giovane. Di internet m’interessa tutto: le notizie, la possibilità di vedere i posti. Un po’ già lo uso e da qui riesco a guardare il mio orto, che è lontano duecento chilometri».
L’avanzata dei maturi digitali non sarà ancora nelle statistiche, ma è reale. «Internet è ormai un interesse forte per le persone tra i 60 e i 70, specie quelle che frequentano un centro anziani o sono comunque attive sul piano sociale», spiega Mariolina Sammarco, coordinatrice dei corsi per Federanziani. «La chiave è in due parole: relazioni e passioni. I nonni non vogliono rimanere indietro rispetto ai nipoti: ormai sanno che esistono Skype, Facebook, nuovi modi per stare in contatto. Vanno sui siti di cucina a confrontare le ricette, oppure su YouTube per trovare canzoni e personaggi di una volta».
Non è un caso che l’arma per dare l’assalto al mondo digitale sia un tablet. Prosegue Sammarco: «È la giusta via di mezzo. È più immediato rispetto a uno smartphone e vincola meno di un pc, per cui tocca fare l’abbonamento adsl a casa. Il vero grande scoglio resta il mondo di account e password. Internet funziona così, ma è una logica che non appartiene a questa generazione. E così la lezione per la creazione del primo profilo è sempre un po’ traumatica».
Stefano Rizzato, La Stampa 8/12/2014