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 2014  dicembre 08 Lunedì calendario

FECE A PEZZI IL PADRONE MAGGIORDOMO PRESO NEL CAMPING SUL MARE

Girava per campeggi, cercando di passare inosservato. Nel suo passato un delitto orribile e una storia di soldi. Ma la fuga di Ugo Marchic, maggiordomo di 61 anni, è finita in un camping di Fiumicino dove lo hanno scovato i carabinieri del Nucleo investigativo. È accusato di aver ucciso un settantenne francese, Paul Maurice Wolnerman, suo datore di lavoro, narcotizzato con un caffè al sonnifero e assassinato con un colpo di pistola alla testa. Il corpo fu poi fatto a pezzi con una sega, in parte gettato in mare a Puerto La Cruz, in Venezuela. Dal 28 aprile di due anni fa su Marchic, perugino, pendeva un ordine di cattura europeo della procura di Parigi, dopo che il sessantenne era già stato fermato alla stazione Centrale di Milano, tradito dai «mi piace» sul profilo Facebook della compagna venezuelana, e poi rilasciato: ci furono problemi d’estradizione, legati al fatto che l’ordine di arrestarlo da parte delle autorità sudamericane erano a nome del suo alias Marco Antonio Ferrari Martinez. I carabinieri di via In Selci hanno ricostruito la sua storia e quella dell’omicidio. La vittima era anche il suo socio in affari. Il delitto, organizzato con un complice, il tassista Roger del Valle Rendon Vasquez, arrestato poco dopo i fatti, aveva un movente di soldi: Wolnerman fu ucciso nella sua abitazione di Lecherias, nello stato di Anzoategui. Voleva trasferirsi a Santo Domingo e per questo aveva firmato una procura a Marchic e al tassista, considerati di fiducia, per vendere a suo nome l’appartamento, una barca e un’auto. Il denaro ottenuto non è mai stato incassato dalla vittima perché è stata uccisa prima. Parte del cadavere fu trovato chiuso in una valigia sulla spiaggia e Marchic si era subito reso irreperibile. Ha vissuto in un camping vicino Firenze, poi nei pressi di Novara. Ma lo Sco e l’Interpol erano sulle sue tracce, solo che la burocrazia rovinò tutto. Fino all’intervento dei carabinieri a Fiumicino.