www.vulture.com (Dagospia), 5 dicembre 2014
Sono tante le star che vogliono il corpo di Laura Grady, modella, ballerina, attrice e controfigura, tra le altre, per Helena Bonham Carter, Robin Wright, Patricia Arquette, Marisa Tomei
Sono tante le star che vogliono il corpo di Laura Grady, modella, ballerina, attrice e controfigura, tra le altre, per Helena Bonham Carter, Robin Wright, Patricia Arquette, Marisa Tomei. In genere viene convocata per le scene di sesso o di nudo, sempre ingaggiata con l’approvazione dell’attrice principale. Facile quando si tratta solo di far cadere a terra un asciugamano in “L’altra faccia di Beverly Hills”, al posto della Tomei. Non sempre è così. La sua scena preferita, e anche la più intricata della sua carriera, è quella di “Fight Club”, due settimane sul set col regista David Fincher solo per quella: «Anche Brad Pitt purtroppo aveva la controfigura. Il vero Pitt e Helena Bonham giravano in altri momenti, e poi i corpi venivano scambiati. E’ stato parecchio hard-core. Fincher è un genio, voleva che coreografassimo il sesso, come fosse una danza. Ci mise uno sull’altro e ci disse: «Siete nella melassa, siete nell’acqua che scorre”. E nel film sembra proprio così». Per la scena tra Tyler e Marla è stata usata la tecnica ‘bullet-time’ di “Matrix”. scena sesso fight club scena sesso fight club Nel 2000 Laura Grady ha sostituito Piper Perabo in “Le ragazze del Coyote Ugly”, ma l’attore principale, Adam Garcia, non aveva controfigura e ha dovuto superare qualche timidezza. Spiega l’attrice: «E’ strano, quando lavoro con miei colleghi, nelle scene di sesso si ride e si scherza. Quando si tratta del vero attore, c’è sempre imbarazzo da parte sua». Ha girato di nuovo nuda in “Supernova”, al posto di Robin Tunney, in “Human Nature” di Michel Gondry al posto di Patricia Arquette. In “State of Play” ha doppiato le nudità di Robin Wright con Russell Crowe, ma poi l’attrice vera ha deciso di usare il proprio corpo: «Può succedere che d’improvviso la protagonista si senta a proprio agio nel denudarsi. Chi non lo farebbe se ha una scena con Russell Crowe?» fight club fight club Le esperienze non sono tutte positive. In un film di cui non fa il nome si è ritrovata con una controfigura maschile che faceva sul serio: «Non recitava, esigeva sesso vero e mi fece male. Accade nei film a basso budget, in quelli ad alto budget invece ti trattano da regina». Già su “Slate” si era parlato di “noleggio parti” ad Hollywood. Ci sono agenzie che prestano schiene, mani, piedi, seni, e derrière. Quanto costa un professionista del culo? Circa 500 dollari per otto ore di lavoro, con extra se le chiappe sono nude. Esiste un tariffario sulla “Actors Guild guidelines”: una controfigura totale prende 795 dollari a turno. Poi ci sono le eccezioni come il culo di Anita Hart, modella di lingerie che ha prestato il suo talento ai deretani di Elizabeth Hurley, Pamela Anderson, Brooke Shields e Cindy Crawford. Lei si fa pagare di più. fight club di david ficher fight club di david ficher Spesso sono i produttori a decidere. Noleggiano le controfigure per risparmiare i soldi dell’assicurazione sugli attori protagonisti. Agenzie come “bodypartsmodels.com” hanno a disposizione tutte le categorie, divise per età e misura, tipo e colore di pelle. Gli attori scelgono la controfigura attraverso le foto, tranne Keira Knightley, che per la sua scena di lap dance in “Domino”, ha voluto toccare di persona una serie di culi, per poi scegliere il migliore che la rappresentasse. Come la Grady, ce ne sono moltissime. Shelley Michelle ha doppiato Madonna, Kim Basinger, Sandra Bullock e Julia Roberts in “Pretty Woman”. Julie Strain ha doppiato Geena Davis a letto con Pitt in “Thema & Louise”.