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 2014  dicembre 05 Venerdì calendario

A gennaio le misure straordinarie di Draghi contro la crisi dell’eurozona • Ecco la legge per il rientro dei capitali detenuti all’estero • La mafia romana anche nelle primarie Pd del 2013 • I guadagni milionari con i campi nomadi • La medusa immortale • Secondo Putin la Russia è accerchiata da nemici • Il piccolo Loris è stato strangolato con una fascetta plastificata Bce Le previsioni economiche per l’eurozona non lasciano sperare nulla di buono: crescita del Pil allo 0,8% quest’anno, dell’1% nel 2015 e dell’1,5% nel 2016 ed un’inflazione allo 0,5%, lo 0,7% il prossimo e l’1,3% nel 2016

A gennaio le misure straordinarie di Draghi contro la crisi dell’eurozona • Ecco la legge per il rientro dei capitali detenuti all’estero • La mafia romana anche nelle primarie Pd del 2013 • I guadagni milionari con i campi nomadi • La medusa immortale • Secondo Putin la Russia è accerchiata da nemici • Il piccolo Loris è stato strangolato con una fascetta plastificata Bce Le previsioni economiche per l’eurozona non lasciano sperare nulla di buono: crescita del Pil allo 0,8% quest’anno, dell’1% nel 2015 e dell’1,5% nel 2016 ed un’inflazione allo 0,5%, lo 0,7% il prossimo e l’1,3% nel 2016. Per questo motivo Mario Draghi, per l’ennesima volta, ha parlato delle misure straordinarie che potrebbe prendere la Bce. Ha detto: «Non tollereremo una deviazione prolungata» dall’obiettivo di un’inflazione vicina al 2%». Così, alla prossima riunione del Consiglio direttivo (22 gennaio), si metteranno a punto tassi ai minimi storici, acquisti di obbligazioni bancarie garantite e di titoli cartolarizzati (Abs) e aste di rifinanziamento a lungo termine finalizzato ai prestiti a famiglie e imprese (Tltro). Si potrebbe però andare oltre, si potrebbe varare un programma di Quantitative easing (l’acquisto massiccio di titoli privati e soprattutto pubblici da parte della Banca centrale europea) che, ha ribadito Draghi, «rientra nel mandato della Bce» ed è efficace per stimolare l’economia mantenendo a lungo bassi i tassi e favorendo gli investimenti in euro. Certo, «non c’è l’unanimità», c’è chi è contrario come il capo della Bundesbank Jens Weidmann, ma «l’unanimità non è necessaria», ha ribadito Draghi. I mercati non hanno reagito, delusi forse dal rinvio delle decisioni al prossimo anno. Capitali Ieri ha ottenuto il via libera definitivo al Senato la “voluntary disclosure”, cioè il rientro spontaneo dei capitali detenuti illegalmente all’estero e che potranno essere sanati pagando per intero le imposte, con sanzioni scontate, senza incappare in reati penali ma senza lo scudo dell’anonimato. Ora l’Agenzia delle entrate, che già ieri ha messo sul sito il modello per aderire all’operazione, dovrà pubblicare le istruzioni operative: a quel punto per mettersi in regola ci sarà tempo fino al 30 settembre del 2015. La massa di capitali detenuti all’estero dagli italiani, al netto dei 100 miliardi già “scudati” in passato, ammonta a 150 miliardi nelle casse di banche straniere (soprattutto in Svizzera, che ormai è ad un passo dalla firma dell’accordo sulla trasparenza bancaria con l’Italia). Se alla sanatoria aderisse il 20% degli interessati, rientrerebbero circa 30 miliardi. Su questa cifra si pagheranno in parte Irpef e Irap con le normali aliquote e in parte le tasse sui rendimenti: si calcola in sostanza che il gettito per l’erario potrebbe aggirarsi intorno ai 5-6 miliardi. Primarie L’organizzazione criminale scoperta qualche giorno fa a Roma potrebbe aver influito anche sulle primarie del Pd nel 2013, quando in fila ai gazebo di periferia fu possibile vedere parecchi rom e stranieri. Dialogo intercettato: «Come siete messi per le primarie?», chiede Massimo Carminati a Buzzi. E l’altro: «Avemo dato 140 voti a Giuntella (ex presidente Pd Roma) e 80 a Cosentino (senatore Pd). Lui è proprio amico nostro»; oppure, sempre Buzzi: «Noi oggi alle cinque lanciamo Marroni (Umberto Marroni, ndr ) alle primarie eh!». Marino ha concordato con il commissario Anticorruzione Raffaele Cantone la creazione di un pool dedicato all’esame di tutti gli appalti pubblici affidati e da affidare («Quelli corrotti saranno commissariati»). Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha bloccato le gare in corso, aprendo un’indagine interna sull’operato di Asl, Ater e dipartimenti. Rom Il consorzio Eriches di Salvatore Buzzi (59 anni, condannato all’eta di 24 per omicidio del suo ex socio impiegato di banca che gli riciclava assegni rubati, uscito di carcere nel 1985) controlla 13 cooperative e ha un fatturato di 51 milioni di euro e 1.200 dipendenti. Gestisce vari campi rom, tra cui quello di Castel Romano: 1.400 nomadi, dà lavoro a 986 dipendenti di cui il 32% «lavoratori svantaggiati». In altre parole ex detenuti, tra cui anche nomi noti come Pino Pelosi e il boss Luciano Casamonica. Gonfiando le fatture da un iniziale investimento di 1 milione e 200mila euro, il guadagno finale per la gestione del campo sfiora i 5 milioni di euro. Non pago della gestione del campo rom, Buzzi tramite un’agenzia immobiliare a lui riconducibile acquista i terreni intorno al campo rom iniziale. Così incassa pure l’affitto del terreno da parte del Comune (Longo, Sta). Medusa Nel laboratorio del professor Shin Kubota a Shirahama (Giappone) si studia l’apparente immortalità di una medusa scoperta nel Golfo del Tigullio, la Turritopsis dohrnii, capace di rigenerarsi quando invecchia (Zucconi, Rep). Russia In un intervento al Parlamento, Putin ha detto che la Russia è al centro di una manovra di «contenimento» esattamente come l’Urss durante la Guerra fredda; e quella dell’Ucraina è solamente una scusa per chi «avrebbe voluto vedere uno scenario jugoslavo di collasso e dissoluzione» per il Paese. Si è spinto fino a paragonare indirettamente i nemici di oggi a Hitler: «Voleva distruggere la Russia e ricacciarci oltre gli Urali. Tutti dovrebbero ricordare come è andata a finire». Loris Le analisi sul corpo di Loris Stival raccontano che il bambino è stato strangolato con una fascetta plastificata da elettricista, fra le 9 e le 10 di sabato scorso, in una delle abitazioni perquisite mercoledì fino a notte. La Scientifica ne ha setacciate diverse, comprese quella della mamma di Loris e la casa di campagna del pensionato-cacciatore che scoprì il piccolo in fondo a un canalone. Inoltre, in una di queste case sono state trovate delle fascette compatibili con quelle del delitto. La maestra del bambino, quando è andata a fare le condoglianze alla mamma, si vide consegnare da lei un mazzo di fascette: «Ve le restituisco, sono quelle che servivano per le lezioni di scienze» ha detto Veronica all’insegnante. Ma a scuola i bambini non hanno mai lavorato con quelle strisce di plastica. Le ha comunque prese e consegnate alla polizia (tra di esse non c’è quella utilizzata per uccidere Loris). Dubbi anche per un sacchetto di rifiuti (dopo il primo gettato mentra accompagnava il figlio piccolo alla ludoteca) che le telecamere mostrano in mano alla madre prima di andare al corso per imparare a usare un robot da cucina: lo ha gettato per strada, a un chilometro dal luogo del ritrovamento del bimbo e in un punto lontano da casa. Quando le chiedono perché così lotano, risponde che dall’altra parte ci sono «i romeni che rubano i sacchetti».