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 2014  dicembre 04 Giovedì calendario

I FONDI LUSSEMBURGHESI PRENDONO LA PREFERENZIALE PER LA SUPERBORSA CINESE

I fondi Ucits lussemburghesi hanno ora a disposizione una corsia preferenziale per accedere al collegamento tra le borse di Shanghai e Hong Kong. Le autorità regolatorie del Granducato hanno infatti predisposto una via più veloce per presentare alla Commission de Surveillance du Secteur Financier (Cssf), l’equivalente dell’italiana Consob, le richieste di autorizzazione a partecipare al super-listino cinese, attivato ufficialmente a metà novembre. In queste settimane l’interconnettività tra le due capitali finanziarie asiatiche ha attirato l’interesse di numerosi fondi comuni.
Il programma-pilota rappresenta un passo importante nel processo di internazionalizzazione dei capitali cinesi e si affianca ai precedenti schemi di investimento, quali il Qfii (lo schema per gli investitori istituzionali esteri qualificati) e il Rqfii (Renminbi Qualified Foreign Institutional Investor). Permette di scambiare le azioni A di Shanghai attraverso la borsa di Hong Kong e, sulla rotta inversa, le azioni H dell’ex colonia britannica.
La cosiddetta Stock Connect aprirà circa il 90% del mercato di quest’ultima agli investitori globali. Il limite giornaliero al flusso degli scambi è stato fissato a 3,8 miliardi di dollari. I flussi di scambi su Shanghai avranno un tetto giornaliero di 13 miliardi di yuan (circa 1,7 miliardi di euro) e un tetto aggregato di 300 miliardi di yuan (39 miliardi di euro). Viceversa, su Hong Kong la quota giornaliera è stata fissata a 10,5 miliardi di yuan (250 miliardi a livello aggregato, pari a 32 miliardi di euro). «Lo Shanghai-Hong Kong Connect Program rappresenta uno dei maggiori sviluppi per gli investitori stranieri decisi ad accedere a quel mercato», ha sottolineato Camille Thommes, direttore generale dell’Alfi, l’organismo che riunisce e rappresenta fondi, società di asset management e altri fornitori di servizi del Granducato. La scorsa settimana un primo fondo ha ricevuto il via libera della Cssf ad operare attraverso il collegamento tra Shanghai e Hong Kong. Le autorizzazioni dovrebbero tuttavia arrivare valutando le richieste caso per caso.
La stessa Alfi in una nota ricorda che l’accesso al mercato cinese attraverso il nuovo meccanismo deve essere valutato con grande attenzione e con soluzioni appropriate per ogni fondo. Anche per questo la corsia preferenziale è riservata a quei fondi che già in base alla propria policy possono esporsi sulle azioni A. L’Alfi raccomanda tuttavia di tenere a mente diversi fattori. In particolare, si fa riferimento alla necessità che le azioni siano segregate e che i prospetti e soprattutto le informazioni chiave per gli investitori riportino in dettaglio i rischi legali connessi alla custodia dei titoli su base transfrontaliera.
Andrea Pira, MilanoFinanza 4/12/2014