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 2014  novembre 29 Sabato calendario

UN’APP PER TRADIRE MEGLIO


Siete follemente innamorati e volete essere sempre più vicini? Gli straordinari e i viaggi di lavoro vi impediscono di vedervi? mCouple è un cracker che aiuta a rimanere connessi 24 ore su 24». Così dice la pubblicità di questa nuova app», che in realtà fa molto di più che “aiutare l’amore”: permette di visualizzare, in tempo reale, messaggi sui social network, contenuto delle chat, email ricevute e mandate dal partner al mondo intero. Bisogna essere piuttosto ossessivi per decidere di condividere con qualcuno qualsiasi contatto della giornata. Eppure pare che molte coppie rinuncino alla privacy reciproca in nome della trasparenza. Ma soprattutto per “garantirsi” la fedeltà del partner.
Gli irrequieti sono avvisati: con mCouple è impossibile nascondere flirt innocenti e sexting con amici e colleghi, per non parlare dei tradimenti veri e propri. E non è l’unica. Molte altre app permettono di frugare nei segreti degli smartphone altrui anche a loro insaputa. Volete sapere se il partner è davvero in ufficio? Basta usare il servizio di localizzazione GPS di Find My iPhone. Inventata per i genitori ansiosi che vogliono tenere un occhio virtuale sugli spostamenti dei figli, viene scaricata sempre di più da partner gelosi. Certo, essere in un luogo invece di un altro è solo un indizio. Per avere delle prove, allora, ci sono SpyBubble e mSpy, veri e propri cyberstalker. Lanciata nel 2011 a Londra, mSpy, traccia non solo localizzazione geografica, ma tutto il contenuto delle chiamate, degli sms, della chat di WhatsApp e delle email. Pensata per controllare ragazzini e dipendenti aziendali, in soli tre anni ha visto crescere il suo business del 400%, raggiungendo un milione e 200mila utenti: segno che il mercato dello spionaggio è florido.
Attenzione: installare queste app sul telefonino del partner senza il suo consenso è illegale (StealthGenie, un altro software pubblicizzato per spiare in segreto le conversazioni, è stato ritirato dal mercato in settembre per violazione della privacy). Ma quanti chiederanno davvero il permesso? Non a caso mSpy sottolinea che, una volta installato, il programma è invisibile.
Alcuni terapeuti di coppia li consigliano persino, questi “guinzagli digitali”, soprattutto per ripristinare la fiducia (è tutto dire) dopo un’avventura. Ma questa pletora di delatori high tech, anziché tranquillizzare i gelosi, rischia di aumentare la paranoia. «Il bisogno di controllare l’altro è una delle più grandi fonti di infelicità», dice Andrew Marshall, famoso terapista autore dell’ultimo My Husband Doesn’t Love Me and He’s Texting Someone Else (In italiano tradotto come Ti voglio bene ma non ti amo più da Corbaccio). «È una tendenza raccapricciante, fomentata dalla tecnologia. L’opposto dell’amore, anche perfettamente comprensibile dopo un tradimento: il desiderio di spiare nasce dalla paura e dal desiderio di evitarla.
I gadget comunque ci vendono un’illusione. In realtà non possiamo controllare né le persone né quello che faranno. Tutto quello che possiamo controllare sono le nostre reazioni. Per questo aiuto sempre più spesso le coppie a negoziare i confini della privacy».
Di certo il guinzaglio digitale non scoraggia l’adultero, che cerca piuttosto di stare un passo avanti. E infatti per ogni app che promette di smascherare un tradimento ne nasce una che lo copre. L’ultima arma del controspionaggio casalingo si chiama Wiper: è studiata per proteggere la privacy e tenere cellulare e coscienza immacolati. Il software spazza dal telefonino di chi riceve – e pare anche dal server – un’intera chat: nel momento in cui si preme l’icona “wipe” messaggi, foto, video vengono distrutti. Snapchat, popolarissima in Italia, lo fa di default, ma ha un difetto: se il ricevente è abbastanza veloce, può comunque memorizzare le foto. Wiper ha una funzione in più: quando questo accade, il mittente è avvertito con un messaggio. La chat Confide rivela invece i messaggi una riga alla volta, e solo passandoci sopra il dito. Mentre CATE, più radicale, nasconde automaticamente messaggi e chiamate solo verso contatti scelti. NosyTrap infine, è una efficace trappola per i ficcanaso: per 89 centesimi, scatta una foto a chiunque armeggi col vostro telefonino.
Il premio all’invenzione più fantasiosa va comunque a Vaulty Stocks, non ancora sbarcato in Italia, che ha l’aspetto innocuo di un’app per monitorare i movimenti di Borsa. Voi pensate che il partner abbia sviluppato un interesse smodato per l’andamento delle azioni di Apple o di Microsoft, ma in realtà dietro l’interfaccia economica si nasconde una cassatene virtuale – da aprire con password – che permette di nascondere foto e video compromettenti. Funzioni simili hanno Secret Folder & Photo Video Vault, Private PhotoVault e KeepSafe Vault, album di foto accessibili solo tramite password.
La cattiva notizia per chi li usa è però è che, tecnologia o meno, tenere segreta una relazione è davvero difficile. «Se qualcuno vuole davvero scoprire un’infedeltà, ci riuscirà. Garantito. La tenacia di chi sospetta è impressionante. Cercherà le prove finché non le trova e, se non capisce nulla di tecnologia, avrà un amico che ne sa», continua Marshall. Oltretutto per ricordarsi tutte le astuzie elettroniche (e password relative) bisognerebbe essere veri nerd. «Invece il traditore innamorato è distratto per definizione. Più la relazione è lunga e più dimentica le cautele. E prima o poi commette un errore fatale».