Margherita De Bac, Corriere della Sera 29/11/2014, 29 novembre 2014
LA PRODUZIONE, I TEST, LA VENDITA FINO ALLA PRIMA VITTIMA TRE SETTIMANE FA I BENEFICI QUANDO ASTENERSI I TEMPI
Il primo segnale è arrivato il 7 novembre. Un uomo colpito da infarto a distanza di un’ora dall’inoculazione di un vaccino, il Fluad, prodotto da Novartis. Sembrava un episodio isolato e sul momento non gli è stato dato peso eccessivo, tanto più che quel signore era anziano e non in buono stato di salute. Poi, a distanza di pochi giorni, altre due comunicazioni di allerta. Persone tra gli 80 e i 90 anni, in condizioni fragili. Anche loro avevano da poco fatto la profilassi antinfluenzale, secondo le raccomandazioni del ministero della Salute.
Ieri le morti sospette attribuite al prodotto Novartis erano salite a undici. Un sospetto, un’ipotesi e basta. Ma tanto è bastato per ordinare l’immediato ritiro delle confezioni, suddivise in due lotti, un totale di 500 mila dosi. La campagna vaccinale per la stagione influenzale 2014-15 è in pieno svolgimento in tutta Italia con l’obiettivo, sempre meno verosimile, di raggiungere il 75% della copertura, vale a dire proteggere dai tre virus responsabili dell’epidemia alle porte i tre quarti della popolazione a rischio (anziani, personale sanitario, donne al 2° e 3° mese di gravidanza, bambini e adulti con patologie gravi). Non si poteva correre il pericolo di mettere a repentaglio altre vite, sebbene il nesso di casualità tra decessi e somministrazione del vaccino sia tutto da dimostrare.
Ma cosa può essere accaduto? In quale momento della lavorazione si è verificato il presunto errore? Lo chiariranno le analisi dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) dove esiste un centro di ricerca e valutazione immunobiologica che sottoporrà ai test i campioni del medicinale ritirato. Forse già martedì o mercoledì ci saranno le risposte iniziali sulla tossicità.
È un vero giallo. I vaccini sono sorvegliati speciali da parte delle autorità regolatorie internazionali proprio perché destinati a decine di milioni di persone. Dunque ci sono sistemi di controllo rigorosi da quando le uova di gallina utilizzate per mettere in cultura i virus dell’influenza, di solito tre, arrivano in azienda fino a quando i lotti ne escono diretti ad Asl e farmacie. Norme di sicurezza e qualità verificate dall’Iss. Queste partite di Fluad avevano superato tutti gli esami. Walter Ricciardi, l’attuale commissario dell’Istituto Superiore di Sanità, ritiene improbabile che qualcosa sia sfuggito durante il percorso produttivo, specie dopo gli incidenti di due anni fa quando però i sospetti ricaddero su lotti, sempre di Novartis, rimasti in magazzino.
Fluad non è un vaccino come tutti gli altri. È adiuvato, contiene cioè una sostanza che ne potenzia l’efficacia e dunque ne aumenta le capacità di immunizzazione. La sostanza si chiama squalene, un derivato del colesterolo prodotto dal nostro organismo: «In ogni fiala ce ne sono quantità infinitesimali — spiega Donato Greco, epidemiologo, ora all’Istituto internazionale di ricerca e prevenzione di Lione —. Io credo che il caso si sgonfierà. Ogni anno in Italia si contano da 6 a 8 mila morti in eccesso. Persone anziane e già malate che avrebbero finito di vivere pochi mesi dopo se non si fossero aggravate nella stagione invernale a causa di infezioni tipiche del periodo freddo».
Un dato però è certo. La credibilità dei vaccini è stata rimessa in discussione. Un colpo «mortale» che allontanerà ancora i cittadini da una pratica di prevenzione risultata fondamentale nell’azione di lotta contro gravissime malattie infettive.