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 2014  novembre 30 Domenica calendario

Un bambino scompare, lo ritrovano morto • Altri numeri sulla disoccupazione • Nella storia d’Italia non ci sono mai state così tante persone senza lavoro • Per la Lorenzin le regioni sono state lente nel comunicare i decessi dopo i vaccini • Mubarak può tornare libero • Il Nobel Watson caduto in disgrazia per le sue battute razziste Loris Loris Andrea Stival, 8 anni

Un bambino scompare, lo ritrovano morto • Altri numeri sulla disoccupazione • Nella storia d’Italia non ci sono mai state così tante persone senza lavoro • Per la Lorenzin le regioni sono state lente nel comunicare i decessi dopo i vaccini • Mubarak può tornare libero • Il Nobel Watson caduto in disgrazia per le sue battute razziste Loris Loris Andrea Stival, 8 anni. Primogenito di Davide Stival, 30 anni, origini venete, autotrasportatore, e Veronica, 25 anni. Ieri mattina la mamma lo accompagnò fin quasi dentro alla scuola “Falcone e Borsellino”: lo lasciò a pochi metri dal portone dell’istituto per tornare a casa di corsa, dov’era l’altro figlio che meno di un anno. Quando all’una tornò a prenderlo, non lo vide uscire. S’informò presso gli insegnanti e le dissero che quel giorno Loris a scuola non c’era proprio stato. Lo cercarono per tutto il giorno, sperando che si trattasse soltanto di una birichinata, come di quella volta che, per scherzare con un amichetto, era sparito dentro a un supermercato. Invece lo trovò Orazio Fidone, 60 anni, pensionato con la passione per la caccia, che impressionato dalla notizia della scomparsa s’era messo a cercare il bambino: era a quattro chilometri dalla scuola, in un fosso tra sassi e cespugli, tre metri sotto il ciglio della strada che porta a un mulino, «senza cintura, con i calzoncini forse solo un po’ scivolati». Nessun segno visibile di violenza. Giornata di sabato 29 novembre, fra i ricchi poderi di Santa Croce Camerina, provincia di Ragusa. Disoccupazione/1 Dei 122mila posti di lavoro in più che ci sono quest’anno rispetto allo stesso mese del 2013, solo 19mila sono permanenti. Il resto è a tempo parziale, soprattutto quello involontario, che ormai tocca quota 63,6 per cento sul totale. Dice l’Istat: «L’occupazione cresce soprattutto nell’industria, nei servizi alla famiglia e nel settore dei ristoranti e alberghi. L’aumento del part time è stato un aspetto tipico di questo periodo di crisi fin dall’inizio. Il fatto che sia involontario segnala che a decidere non è la persona e la sua esigenza di conciliare i tempi, ma l’azienda che usa questa formula come strumento di flessibilità. Il nostro livello di part time è ora vicino a quello europeo, ma abbiano una quota doppia di part time involontario». Se l’occupazione è aumentata al nord (47mila nuovi posti) e al centro (98 mila), per il sud bisogna invece parlare di «rallentamento della caduta» (i posti persi sono “solo” 23mila, meno 0,4%). Altra particolarità: nella maggior parte dei casi l’occupazione aggiuntiva è riservata alle donne, 88mila posti (che sui servizi alla famiglia hanno quasi l’esclusiva) e agli stranieri (Grion, Rep). Disoccupazione/2 Ricolfi sulla Sta dice che non è vero che la disoccupazione oggi è tornata ai livelli del 1977: è molto peggio. «Mai, nella storia d’Italia, il tasso di disoccupazione è stato ai livelli di oggi. Altroché 1977. La disoccupazione era più bassa di oggi anche nel periodo 1959-1976, per cui abbiamo una serie storica Istat. Era più bassa anche negli anni della ricostruzione, dal 1946 al 1958. Ed era più bassa durante il fascismo, persino negli anni dopo la crisi del 1929. Quanto al periodo che va dall’unità d’Italia all’epoca giolittiana, è difficile fare paragoni con l’oggi, se non altro perché è proprio allora che prende lentamente forma il concetto moderno di disoccupazione, ma basta un’occhiata ai censimenti e agli studi che li hanno analizzati (splendidi quelli di Manfredi Alberti, borsista Istat) per rendersi conto che, comunque si definisca il fenomeno, siamo sempre abbondantemente al di sotto dei livelli attuali». Vaccini Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin se la prende con le regioni nel caso dei decessi dopo le vaccinazioni antinfluenzali: «Sono responsabili della farmacovigilanza e devono informare tempestivamente. C’è stata una carenza molto evidente. Dobbiamo rafforzare la normativa e prevedere l’obbligo di comunicazione entro 24-48 ore. Invece in alcuni dei 12 casi di eventi fatali post vaccinazione (ultimo aggiornamento ufficiale) questo non è avvenuto. Saremo molto severi e rigorosi». Comunque, i primi test sui campioni di farmaci iniettati compiuti dall’Istituto superiore di sanità sono negativi. La decisione presa giovedì scorso di sospendere due lotti, 500mila dosi distribuite solo alle Asl su 3 milioni andati anche in farmacia, potrebbe essere riesaminata questa settimana. Non è escluso che il prodotto venga ritirato completamente visto che il numero dei lotti indicati dalle segnalazioni sono diventati 6 per un totale di oltre 1 milione 357mila fiale. Mubarak La Corte egiziana ha prosciolto Mubarak, i suoi due figli Gamal e Alaa e qualche ex ministro dall’accusa di aver provocato, nelle proteste del 2011, 840 decessi tra i manifestanti, seimila feriti nelle strade, oltre a torture ed esecuzioni sommarie nelle carceri. Le accuse sono cadute perché le prove sono state raccolte in fretta e furia mentre il Paese era in preda ad altri sconvolgimenti culminati con la presa del potere degli islamisti, e i capi d’accusa troppo generici come la vendita sottocosto di gas a Israele. Quella che Mubarak sta scontando ora è una condanna a tre anni di carcere per corruzione in base a una sentenza del maggio scorso, tuttavia l’ex raìs è in detenzione da aprile 2011 e non è da escludere che gli ultimi tre anni e mezzo possano essere considerati come periodo di pena già scontata. Da quando è agli arresti, l’ottantaseienne Mubarak ha passato la maggior parte del tempo in ospedale per le sue delle cattive condizioni di salute. Nobel James Watson, scopritore del Dna insieme a Francis Crick, è caduto in disgrazia: dal 2007 le industrie hanno smesso di chiamarlo per le consulenze e nessuno lo invita più a tenere lezioni. Motivo: allora, intervistato dal Sunday Times, se ne uscì con una frase razzista (si diceva pessimista sul futuro dell’Africa, perché «le nostre politiche sono basate sull’idea che la loro intelligenza sia uguale alla nostra» mentre «chiunque abbia avuto a che fare con un impiegato nero sa che non è vero»). Dice che le sue condizioni economiche sono peggiorate, ha scritto un libro intitolato Evitate le persone noiose e ha annunciato che venderà all’asta da Christie’s la medaglia del Nobel vinto nel 1962 a un prezzo base di 2,5 milioni di dollari (l’anno scorso la medaglia di Francis Crick era stata battuta per 2,3 milioni a un bioimprenditore cinese) (Meldolesi, Cds).