30 novembre 2014
Massa Lombarda (Ravenna), 29 novembre 2014 - Il cadavere di una donna di 30 anni, di origine straniera, e del figlioletto di un anno sono stati trovati all’interno di un appartamento a Massa Lombarda
Massa Lombarda (Ravenna), 29 novembre 2014 - Il cadavere di una donna di 30 anni, di origine straniera, e del figlioletto di un anno sono stati trovati all’interno di un appartamento a Massa Lombarda. A trovare i due corpi senza vita è stato il padre del piccolo, un italiano titolare di un’impresa della zona di macchine movimento terra, e un altro familiare. I due parenti avrebbero tentato invano di rianimarli. Sul posto, oltre ai carabinieri della locale Compagnia e dell’Investigativo, è giunto anche il Pm di turno Lucrezia Ciriello. La salma della donna, Gilca Iren Ribeiro Reis, 30 anni, originaria di Salvador in Brasile, e quella del piccolo, Enrico Gemelli, 18 mesi, sono stati ricomposti all’obitorio dell’ospedale a Lugo di Romagna. Gli inquirenti al momento propendono per l’ipotesi di un omicidio-suicidio: la mamma avrebbe deciso la morte per sé e per il piccolo. Intanto i carabinieri hanno fatto portare via con un carro attrezzi un’auto, presumibilmente dell’uomo. L’episodio è accaduto in una villetta di campagna isolata nella frazione di Borgo Serraglio, tra Massa Lombarda e Conselice. «Ho provato a salvarli ma non ce l’ho fatta, avevo solo bisogno di un pò di aiuto, perché non mi hanno aiutato?». Così, per quasi un’ora, ha continuato a urlare il compagno della donna una volta sceso in cortile. Da una prima ispezione esterna, sembra confermata l’ipotesi di annegamento. Sui corpi non sono stati trovati segni riconducibili ad aggressioni. Forse è stata una lunga depressione post-partum a spingere la donna al gesto estremo. Per fugare ogni dubbio sulle cause della morte sono previsti ulteriori accertamenti, anche l’autopsia, che verrà eseguita a inizio della settimana entrante, per chiarire fra l’altro una eventuale assunzione di farmaci da parte della donna. Secondo quanto riferito da un’amica, giusto ieri mattina la donna era stata in ospedale a Lugo per fare alcune analisi mediche. Al momento non sono state trovate lettere che possano spiegare l’accaduto, anche se sono al vaglio dei carabinieri alcuni scritti recuperati nell’abitazione.