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 2014  novembre 29 Sabato calendario

UN PALLONE PER TYCOON

Il nuovo campione statunitense uscirà dalla finale dei play-off 2014 di domenica 7 dicembre, dopo che nel prossimo weekend si disputeranno le gare di ritorno delle semifinali tra New England Revolution e New York Red Bulls e tra Los Angeles Galaxy e Seattle Sounders. Sarà quello il capitolo finale del campionato nordamericano di calcio, la Major League Soccer, e il match rappresenterà la conclusione di una stagione molto soddisfacente per il movimento e in particolare per gli investitori che accorrono sempre più numerosi alla rinascita del calcio a stelle e strisce.
Il 2014 si chiuderà infatti con il record di sempre in termini di numero medio di spettatori allo stadio. Un dato superiore alle 19 mila unità per partita che rappresenta una crescita del 3% rispetto al 2013, in virtù della spinta di piazze come Seattle (oltre 40 mila spettatori a partita) e Toronto (oltre 20 mila) che nulla hanno a che invidiare a molti club europei e in particolar modo italiani. Non solo, questo dato, che smentisce il luogo comune che il soccer in Nordamerica sia solo uno sport per Latinos (Seattle e Toronto non sono certo città ad altissima densità di immigrazione ispanica), conferma inoltre come la Mls, ora nona nella classifica mondiale delle leghe calcistiche per numero di spettatori (si veda tabella in pag. 23), abbia ormai nel mirino campionati di nazioni di maggiore cultura calcistica. L’Olanda è stata nei fatti agganciata e il campionato argentino e quello francese non sembrano irraggiungibili nel breve periodo. Nemmeno la Serie A sembra lontana con i suoi 23 mila spettatori di media nel 2013/14.
Nel 2015, infatti, è previsto l’allargamento del campionato ad altre due squadre: l’Orlando City in cui giocherà l’ex nazionale brasiliano Kakà e soprattutto il New York City Fc, una franchigia che ha già ingaggiato l’ex stella del Barcellona, David Villa, e il centrocampista inglese, Frankie Lampard, e che è sorta da un accordo tra due potenze nel mondo dello sport&business, ovvero il Manchester City di Khaldoon Al Mubarak (sceicco della famiglia regnante di Abu Dhabi) e i New York Yankees, la più famosa squadra di baseball nel mondo nonché la società che ha insegnato il merchandising a chiunque operi nello sport. Insomma, dal nuovo anno New York non avrà solo un derby di football (tra Giants e Jets) o di baseball (tra Yankees e Metropolitans) ma anche di calcio, visto che il New York City Football club dovrà vedersela con i rivali cittadini dei New York Red Bulls. Un derby dal forte sapore di finanza visto che i Red Bulls sono di Dietrich Mateschitz, il fondatore della società austriaca di bevande nonché patron del celebre team di Formula 1.
Ma la febbre per la Mls non si ferma alla Grande Mela. Un po’ più a sud, David Beckham con il miliardario colombiano Marcelo Claure sta tentando di far partire una franchigia a Miami e neppure va dimenticato il fatto che Erick Thohir, prima di investire nell’Inter, ha conosciuto il calcio tramite la Mls visto che da anni è il patron dei Dc United, la squadra di calcio di Washington.
Nuovi investitori, di grandissimo nome e di ottime disponibilità finanziarie, insomma, non mancano, interessati a un business che sembra diventare sempre più redditizio stagione dopo stagione, nonostante l’avvio in sordina di circa 20 anni or sono.
La Mls, come la conosciamo ora, infatti, fu fondata nel 1993 su basi diverse rispetto al primo tentativo di trapiantare il calcio negli Stati Uniti negli anni 70 quando nomi immortali nella storia del calcio, ormai al termine delle loro carriere, vennero ingaggiati da squadre nordamericane (Pelé e Beckenbauer dai New York Cosmos, Cruyff e Best dai Los Angeles Aztecs per fare alcuni nomi) per impiantare in grande stile il calcio negli Stati Uniti.
Il tentativo fallì soffocato, si disse, dall’ostracismo dei grandi sport statunitensi (football, baseball, basket e hockey) che non permisero una grande visibilità televisiva al soccer. Non solo, ma gli stessi sportivi statunitensi forse non erano sufficientemente preparati per accogliere questo nuovo sport.
L’attuale Mls, invece, è partita dal basso. Nata in concomitanza con l’organizzazione dei Mondiali statunitensi del 1994, la lega ha beneficiato della crescente popolarità che il calcio ha guadagnato in questi decenni sia per la spinta degli immigrati latinoamericani sia per il successo del calcio tra la popolazione femminile statunitense. Inoltre, come i grandi sport Usa, la Mls opera come una singola entità in cui le squadre e i contratti dei calciatori sono detenuti dalla lega che concede agli investitori la licenza di possedere un club. In questo quadro la gestione collettiva delle risorse sostiene lo spettacolo e una competitività adeguata e le entrate da merchandising sono distribuite tra i vari club, mentre quelle da stadio sono della singola franchigia. Il risultato complessivo, come mostra la tabella a pagina 22, è che, stando ai dati dell’emittente Espn (il maggior network sportivo mondiale), il soccer tra i teenager ha ormai raggiunto il baseball in termini di popolarità e ha staccato l’hockey. Non sorprende, quindi, che come ha spiegato recentemente un articolo della rivista Forbes, la maggioranza delle franchigie Mls è redditizia in termini di utili operativi.
Questa situazione in potenza potrebbe innescare un grande incremento nel bacino di utenza nelle prossime stagioni. Il problema, spiegano dagli Stati Uniti, è che nelle università il numero di borse di studio dedicate al calcio, sebbene stia crescendo, è sempre molto inferiore rispetto a quello degli sport tradizionali e questo limita le potenzialità di creare una forte base di lancio verso il professionismo in un Paese in cui tradizionalmente le università sono il bacino da cui pescare. Ovvio, però, che con l’entrata in scena di numerosi operatori internazionali, dalle grandi disponibilità finanziarie, anche questo ostacolo potrebbe venire superato.
Un’ulteriore testimonianza della crescita del fenomeno viene dalla Mp&Silva, società di distribuzione di diritti televisivi guidata dall’imprenditore italiano Riccardo Silva. Mp&Silva è l’agenzia incaricata dal 2010 di distribuire i diritti televisivi della Mls. Secondo i suoi dati, se nella stagione 2010 la Mls era trasmessa in 118 Paesi, nel 2014 questo numero è salito a 190. Non solo, ma ora circa il 75% delle partite distribuite a livello internazionale vengono trasmesse in diretta con circa due repliche per partita. I Paesi chiave sono Regno Unito, Spagna, Francia, Germania, Scandinavia, tutto il Medio Oriente, Australia, Sudest asiatico, Cina e Brasile. Insomma ora anche la Mls viene vista anche in alcune delle nazioni calcisticamente più importante a livello internazionale.

Ha collaborato Andrea Torazzi

Luciano Mondellini, MilanoFinanza 29/11/2014