28 novembre 2014
APPUNTI PER GAZZETTA - LE MORTI SOSPETTE DEL VACCINO INFLUENZALE
REPUBBLICA.IT
ROMA - Dai primi esami sui lotti di vaccini anti-influenzali bloccati dall’Aifa "non ci sono evidenze che ci sia una contaminazione del prodotto". Il direttore generale dell’Agenzia italiana per il farmaco, Luca Pani, ha annunciato che sui lotti ’sospetti’ (142701 e 143301) del vaccino Fluad, a cui sono state collegate alcune morti, "non ci sono stati difetti di produzione" e ha chiarito, ai microfoni di SkyTg24, che i decessi "sono stati in gran parte dovuti a eventi cardiovascolari" e "potrebbero essere dovuti a malattie concomitanti".
Dopo i cinque casi di decesso sospetto registrati dall’Aifa, Pani ha reso noto che stanno arrivando segnalazioni, le ultime a Como, Parma e Roma. Nei primi due casi in questione, tra l’altro, sarebbero stati utilizzati vaccini di lotti differenti rispetto ai due sospesi dall’Aifa. Per questo Pani non ha escluso il ritiro cautelativo di altre partite di Fluad. Intanto il Ministero della Salute ha deciso di attivare quanto prima il numero verde 1500 per fornire ai cittadini risposte e informazioni sui vaccini antinfluenzali.
Le analisi sui lotto bloccati sono state affidate all’Istituto Superiore di Sanità che al contempo "raccomanda fortemente di continuare nella campagna vaccinale anti-influenzale". L’Istituto ha assicurato che "produrrà i risultati delle analisi nel più breve tempo possibile". Pani ha annunciato che "entro una settimana, dieci giorni" arriveranno i primi risultati delle analisi.
La decisione dell’Aifa di ieri ha sollevato grande preoccupazione tra la popolazione con i medici di famiglia e le Asl inondati da richieste di informazioni da parte dei cittadini. Le Regioni si muovono autonomamente con scelte molto diverse. La Regione Lazio, ad esempio, ha dato disposizione a tutte le Asl di sospendere, in via precauzionale e in attesa delle comunicazioni ufficiali dell’Aifa, la distribuzione e la somministrazione di tutti i lotti di vaccino Fluad. La Regione ha anche accusato l’Aifa "di grossi limiti di comunicazione istituzionale" poiché ad oggi il Lazio non avrebbe ricevuto "segnalazioni ufficiali da parte dell’Agenzia del farmaco".
La Novartis, l’azienda produttrice del vaccino, ha ribadito che non c’è nessuna contaminazione nei due lotti di vaccino Fluad sospesi dall’Aifa, che comprendono circa 500mila dosi. L’azienda ha sottolineato che nel mondo sono state distribuite 7 milioni di dosi di Fluad, e "i monitoraggi di farmacovigilanza non hanno riportato inattese frequenze di eventi avversi". "Gravi quadri clinici e decessi - fa notare Novartis - sono purtroppo abbastanza comuni in questa popolazione di pazienti e, quindi, un’associazione temporale con la vaccinazione non è insolita. Ogni anno circa 8.000 decessi in Italia sono attribuibili all’influenza stagionale (40.000 in Europa)". Il Fluad viene prodotto nei due stabilimenti di Siena e Rosia della Novartis Vaccines and Diagnostic srl. Novartis ha reso noto che dall’inizio della campagna di vaccinazione antinfluenzale, avviata lo scorso 15 ottobre, i due lotti al momento sotto accertamento sono stati distribuiti solo in 12 regioni italiane attraverso le Asl: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna, Toscana.
SCHEDA/VACCINO ANTI-INFLUENZALE, DIECI COSE DA SAPERE
I cinque casi registrato dall’Aifa. Ieri l’Aifa aveva provveduto a vietare, in via cautelativa, l’utilizzo di due lotti del vaccino Fluad sospettati di un collegamento con due decessi avvenuti in Sicilia, nel siracusano (due pazienti maschi di 68 e 87 anni, con patologie pregresse) e uno in Molise, a Termoli (una 79enne ricoverata per sospetta meningite e a cui era stato somministrato il vaccino). A questi tre casi, l’Aifa ha aggiunto oggi i casi segnalati dalle autorità sanitarie di Prato e Lecce. Nel primo caso è deceduto un ottantenne. Secondo quanto si apprende, le verifiche avrebbero già escluso la relazione con la vaccinazione, ma l’Aifa lo inserisce ancora tra i casi sospetti. Su questo caso la procura di Prato ha aperto un’inchiesta, per ora senza indagati, e starebbe valutando la riesumazione della salma, già tumulata. L’altro caso è il decesso di una donna di 84 anni di Martano, in provincia di Lecce, morta 72 ore dopo la vaccinazione antinfluenzale. Da riscontri eseguiti nei depositi dell’Asl di Lecce risulta, infatti, che i lotti oggetto di segnalazione sono inclusi in alcune forniture effettuate da Novartis.
"C’è stata concomitanza temporali tra due eventi a 48 ore di distanza su uno stesso lotto, il 301, e a quel punto abbiamo attivato una catena di sicurezza e di garanzia" ha spiegato Pani, che però vuole tranquillizzare: "Mi sento di garantire al 100% che stiamo assicurando che la catena sia in sicurezza".
Intanto si muove la magistratura: la Procura di Siena ha aperto un’inchiesta sulla vicenda dato che proprio nella città toscana sono stati prodotti i vaccini bloccati dall’Aifa. Secondo quanto si apprende da fonti vicine alla Procura sarebbe stato aperto un fascicolo ("modello 45") riguardante "atti relativi a fatti nei quali non si ravvisano reati allo stato, ma che possono richiedere accertamenti preliminari". Non ci sarebbero iscritti nel registro degli indagati. Intanto i Nas stanno eseguendo in Sicilia e Molise il sequestro di materiale e documenti nell’ambito delle indagini scattate dopo il blocco di due lotti di vaccini della Novartis per le tre morti sospette fra anziani.
Lotti sospetti non venduti in farmacia. I due lotti ’sospetti’ di vaccino non sarebbero disponibili né venduti in farmacia, ma sarebbero accessibili solo tramite canale pubblico (ospedali, consultori ecc.) o presso i medici di famiglia.
Molte regioni e Asl si sono affrettate a sottolineare che i lotti in questione non sono presenti nel loro territorio: è il caso di Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Umbria che, dopo una verifica, hanno rassicurato gli utenti.
In Sicilia, dove due decessi sospetti sono avvenuti nel siracusano, da una verifica è risultato che le dosi di vaccino antinfluenzale Fluad rientranti nei lotti sospesi "sono state distribuite, e in larga misura già somministrate, esclusivamente alle Asp di Siracusa (15.650 dosi) e Catania (3.310 dosi)". L’Asp di Siracusa aveva fatto sapere di aver attivato tutti gli uffici per l’individuazione e l’accantonamento di "eventuali giacenze dei due lotti in attesa di nuove disposizioni dell’Aifa".
In Liguria, dove ieri è stata bloccata totalmente la campagna anti-influenzale, dopo la verifica compiuta nella notte e nella mattina dal dipartimento Salute e dall’Agenzia sanitaria regionale presso tutti i servizi sanitari e i soggetti interessati, è emersa la presenza nella regione di 1.500 dosi dei due lotti sospetti di vaccini solo presso la ASL 2 Savonese. Di questi, circa 1.000 sono già stati consumati dal 19 al 26 novembre, i restanti sono stati bloccati. La campagna vaccinale antinfluenzale può quindi riprendere in tutta la Liguria, comunica l’assessore regionale alla Salute Claudio Montaldo, che invita tutti i cittadini, tra coloro che risiedono nella ASL 2 Savonese che riscontrano reazioni avverse, a mettersi in contatto con il medico di famiglia e con il 118 per segnalare eventuali anomalie.
"In Sardegna non risultano essere arrivati lotti di vaccino che figurano tra quelli sottoposti a sequestro cautelativo da parte del Ministero della Salute tramite l’Agenzia Italiana del Farmaco" emerge da una prima verifica dell’assessorato regionale della Sanità.
Anche le Asl di Matera e Agrigento hanno rassicurato, sottolineando che nel territorio delle loro province i lotti sospetti non sono stati distribuiti. Il vaccino è stato, invece, somministrato a molte altre persone in Toscana. A confermarlo è la stessa Azienda sanitaria 4 di Prato. A breve la Regione attiverà un numero verde per chi voglia chiarire i dubbi. In Molise i distretti sanitari in cui sono stati distribuiti i vaccini antinfluenzali sono Campobasso e Termoli e sono 22 mila le vaccinazioni già ritirate in queste ore appartenenti ai due lotti.
A Napoli, da ottobre sono 750 le dosi di vaccino antinfluenzale distribuite dalla Asl Napoli 1 Centro ai medici di medicina generale. Diverse dosi sono state somministrate, ma ad oggi non si registrano situazioni di allarme. In ogni caso la direzione della Asl ha disposto il ritiro di tutti i lotti di vaccino non ancora somministrati. A quanto si apprende, la Asl Napoli 2 Nord non aveva ancora avviato la distribuzione dei lotti di vaccino acquistati.