Piero Ottone, il Venerdì 28/11/2014, 28 novembre 2014
NON «GOVERNATORE», SI CHIAMA PRESIDENTE DELLA REGIONE
C’è un vocabolo che nella lingua italiana esiste da secoli e stavo per dire da millenni, ma nel nuovo significato nel quale si usa è una novità; e a me, in questo significato, proprio non piace. È il termine di governatore, e lo si usa, come sapete, per indicare colui che amministra, nei limiti angusti consentiti dalla nostra costituzione, una regione d’Italia. Ha il fascino di tante istituzioni americane. E come si fa a rimanere indifferenti? La definizione esatta, da noi, è presidente. Ma nell’uso comune si è pensato che sia più suggestivo lo stesso titolo col quale si indica chi amministra il Massachusetts o la California. Il fascino dell’America lo subiamo tutti, da quando ci siamo andati la prima volta, dopo averla sognata e vagheggiata...
Lasciatemi evocare qualche ricordo di gioventù: io ci sono andato la prima volta tanti, tanti anni fa, quando il viaggio era tutta un’altra cosa. Ero invitato con sette o otto giornalisti di altri Paesi europei, e avrei preferito il viaggio per mare, ma era previsto l’aereo. E che aereo! Sono partito da Roma, bisognava fare un paio di scali per rifornimento, in aeroporti il cui nome non avevo mai sentito prima di allora, uno in Irlanda, l’altro a Terranova. L’accoglienza fu ottima. A San Diego ci invitarono su una portaerei, ed ebbi l’occasione di visitare per la prima e l’ultima volta la bella città sul Pacifico; vedemmo caserme sulla terraferma. Ma era pittoresco l’insieme, con alcunché di semplice, di ingenuo che nelle visite successive negli Stati Uniti non ritrovai più. Come dimenticare quell’ufficiale che proveniva, ci dissero, «da una famiglia importante», in quella repubblica dove sono tutti uguali: era trattato col dovuto riguardo, e se ne compiaceva.
Ma più indimenticabile di tutto fu rincontro con un altro aereo, che aveva problemi di carburante: invece di scendere verso terra doveva prendere quota, e noi dovevamo salire più in alto ancora, dopo che il pilota ci aveva avvertito che avremmo avuto scarsità di ossigeno. Progressi della tecnica: oggi sarebbe impensabile. Fra noi giornalisti c’era un napoletano del Mattino, simpaticissimo, che dopo l’arrivo ci confidò: «Pensavo: ho voluto vedere l’America? Se adesso muoio ben mi sta!» Fascino dell’America anche quello. Oggidì impensabile, in quella forma. Ma i loro governatori di Stato non hanno niente in comune coi nostri presidenti di Regione. Non confondiamoli.