Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  novembre 28 Venerdì calendario

PER CONQUISTARE LE FEMMINE BISOGNA BALLARE: PAROLA DI GRANCHIO


Sulle spiagge del Nord dell’Australia e sulla costa di Indonesia e Papua Nuova Guinea durante l’estate avvengono curiose esibizioni di danza di gruppo. Dove vince chi sa essere più originale degli altri. A esibirsi sono i granchi violinisti (Uca mjoebergi), detti così perché nei maschi una chela, molto più sviluppata dell’altra, fa pensare a un braccio che tiene un violino.
Quando arriva la stagione degli amori, i maschi di questa specie scavano delle tane cilindriche sulla spiaggia e, un po’ come fanno i buttadentro dei locali, stazionano accanto all’entrata per cercare di attirare l’attenzione delle femmine, agitando la chela gigante. Lo scopo è convincerle a entrare con loro nella tana, dove avverrà l’accoppiamento. E qui scatta la competizione: i maschi hanno tane vicine tra loro, e devono quindi cercare di non farsi mettere in ombra dagli altri.
«Devono ondeggiare la chela nel modo giusto, sempre tenendo d’occhio i loro rivali in amore per cercare di precederli. Le femmine devono valutare fino a venti maschi gesticolanti e, anche dopo che ne hanno scelto uno, prima di acconsentire alla copula, giudicano la qualità e la posizione della sua tana» spiega Andrew Kahn, ricercatore alla School of Biology della Australian National University di Canberra.
Grazie a piccoli granchi robot, Kahn ha variato a piacimento il ritmo del richiamo del maschio e ne ha studiato Ferretto sulle femmine. «Vincono gli anticonformisti: quando, dopo una pausa nella danza d’amore collettiva, un maschio riprende ad agitare la chela prima di tutti gli altri, ha oltre il doppio di probabilità di accoppiarsi» sottolinea Kahn. «Invece i maschi più gregari, che si limitano a imitare gli altri, non hanno successo».
Come spiega il biologo, che ha appena pubblicato il suo studio su Animal Behaviour, il successo dei maschi più intraprendenti? «In realtà non è detto che attraverso l’ondeggiare della chela i maschi trasmettano un vero messaggio. Forse nelle femmine del granchio violinista agisce un semplice meccanismo percettivo che calamità l’attenzione verso il primo che, alzando la chela, “spezza” la linea dell’orizzonte. Il primo movimento, essendo un cambiamento visivo più netto rispetto alla “quiete” precedente, potrebbe attirare di più l’attenzione delle femmine fino a quando non riescono a capire se si tratta del movimento di qualche potenziale predatore o di un maschio della loro specie».
Una chela ben visibile aiuta quindi ad attirare le potenziali partner, ma anche a dissuadere gli altri maschi dall’avere comportamenti aggressivi. Come si spiega però che – come ha osservato Sophie Callander, una collega di Kahn – i maschi dotati di una chela molto grande soccorrano i vicini di tana più piccoli in scontri con altri granchi? Una forma di altruismo? «Non esattamente: ai granchi violinisti più robusti conviene avere come vicini dei granchi più esili, così da poter primeggiare nell’attrarre lo sguardo delle femmine».