Andrea Nicastro, Corriere della Sera 21/11/2014, 21 novembre 2014
Donna Cayetana d’Alba, morta pochi giorni fa a 88 anni, rimase vedova quasi cinquantenne. Dopo 6 anni di lutto una sera all’Opera s’innamorò di un filosofo ex gesuita, senza nobiltà e 8 anni più giovane di lei
Donna Cayetana d’Alba, morta pochi giorni fa a 88 anni, rimase vedova quasi cinquantenne. Dopo 6 anni di lutto una sera all’Opera s’innamorò di un filosofo ex gesuita, senza nobiltà e 8 anni più giovane di lei. «Mi piacciono gli uomini intelligenti, che mi siano superiori in questo campo», si giustificò: si sposarono. Dopo 23 anni restò di nuovo vedova. Quella volta la Duchessa aspettò 10 anni per risposarsi e scelse un compagno di 25 anni più giovane, ex dipendente statale: «Sono molto cattolica. Non posso vivere con un uomo se non lo sposo». Al terzo matrimonio, trasmesso anche in tv, gli invitati furono appena 40. Qualcuno aveva pagato 8mila euro per un posto su un balcone, altri avevano costruito maschere per ridicolizzarla. La Duchessa aveva già 85 anni, era malferma sulle gambe e parlava male per le conseguenza di una idrocefalite, mentre il volto era irriconoscibile per gli innumerevoli interventi estetici. Mentre avanzava lenta verso la chiesa sul tappeto rosso, qualcuno le gridò: «Guapa», bella. Si fermò, si tolse le scarpe e a piedi nudi accennò dei passi di flamenco, soltanto muovendo i polsi. Scattò l’applauso, tutti smisero di ridere di lei.