Loretta Napoleoni, il Venerdì 28/11/2014, 28 novembre 2014
E L’AUSTRALIA ESPORTERÀ PIÙ GAS DEL QATAR
Entro il 2018 l’Australia dovrebbe diventare il maggior esportatore di gas naturale al mondo; con una capacità di 84 milioni di tonnellate all’anno supererà anche il Qatar, attuale primo produttore mondiale.
L’ingresso dell’Australia nella Hit Parade dell’energia è dovuto alla possibilità di sfruttamento del gas metano estratto dagli strati di carbone presenti nel sottosuolo o in bacini geologici, L’estrazione avviene grazie alle nuove tecniche di fracking sperimentate per la prima volta negli Stati Uniti dove è previsto che entro il 2035 la produzione di gas naturale si triplicherà. Presto gli Usa torneranno ad essere esportatore netto di energia.
Non sarà però facile per l’Australia vendere il gas metano in Asia, in particolare in Cina, a causa della concorrenza americana e russa. Lo scorso anno Mosca ha concluso un accordo con Pechino per la costruzione di un gasdotto dalla Siberia. Fortunatamente per gli australiani questo soddisfarà soltanto il 6 per cento del fabbisogno cinese. A giudicare dagli impianti in via di costruzione, l’Australia è certa di poter vendere gas. Al momento tre si trovano nell’isola di Curtis, dove lavorano la bellezza di 13mila operai: il cemento necessario per costruirne ognuno sarà pari a due volte e mezza quello usato per l’Empire State Building e l’acciaio cinque volte quello della Torre Eiffel. Ogni magazzino di gas sarà grande quanto un campo di calcio e alto 30 metri.
Il gas estratto verrà pompato in un gasdotto che dall’interno di Queensland lo porterà a Curtis Island. Lì verrà freddato a -161 gradi, una temperatura che ne riduce il volume e quindi lo rende più facile da trasportare nei mercati asiatici più importanti: Giappone, Cina e Corea del Sud.