Sara Stulle, Mente & cervello 12/2014, 28 novembre 2014
I NEURONI SPECCHIO DEL MUSICISTA
Un musicista sa riconoscere il gesto di un collega e individuarne uno errato, anche quando questo non corrisponde a un suono sbagliato? Se lo sono chiesti ricercatori dell’Università di Milano-Bicocca e del Consiglio nazionale delle ricerche, che così in uno studio hanno scoperto un particolare meccanismo dei neuroni specchio nei musicisti. «Sono gli stessi circuiti – spiega la coordinatrice Alice Mado Proverbio – che consentono di leggere il labiale accedendo ai fonemi prodotti, grazie a una rappresentazione permanente del legame tra gesto motorio e fonema, legato all’apprendimento. Questo si verifica solo se conosciamo quella determinata lingua, cioè siamo in grado di “eseguirla”, mentre non riconosciamo il labiale di chi parla una lingua sconosciuta».
Nello studio, pubblicato su «Nature», 12 studenti di musica e 12 musicisti professionisti hanno ascoltato e osservato quasi 400 video di professionisti che suonavano. Nei gesti, inoltre, ogni tanto si presentava a sorpresa un’incongruenza con il sonoro. Ebbene, non appena il musicista del video commetteva un errore rispetto al suono, solo nei professionisti si osservava una reazione fisiologica negativa, un’attivazione dei sistemi specchio audiomotori, addirittura specifica per lo strumento: il sistema si attivava per i clarinettisti quando a suonare era un clarinettista e per i violinisti quando a suonare era un violinista. Come accade per il labiale, dunque, è necessario per il musicista conoscere bene la «lingua».
Sara Stulle