Fiorenza Sarzanini, Io Donna 22/11/2014, 22 novembre 2014
LE DIFFICILI ADOZIONI
Anni di attesa e costi proibitivi per famiglie che hanno un reddito medio. Sono soprattutto queste due cause ad aver determinato un calo vertiginoso delle adozioni internazionali. Secondo i dati dell’Associazione matrimonialisti italiani, «dai 4.130 bambini adottati nel 2010 si è passati ai 2.825 bambini adottati del 2013». L’Italia rimane il secondo Paese al mondo per numero di minori stranieri accolti, ma questa diminuzione allarma le organizzazioni che si occupano di infanzia negata. La denuncia del presidente Gian Ettore Gassani è dura e circostanziata: «Oltre alla insopportabile incertezza dei tempi, il vero ostacolo sono le cifre che si devono pagare per completare le procedure. Un’adozione internazionale può costare, a seconda del Paese di origine del bambino, da seimila a 18 mila euro. Molte coppie sono costrette ad accendere mutui e a indebitarsi per anni pur di adottare. Attualmente, l’unico sostegno economico alle famiglie è la deduzione del 50 per cento delle spese già sostenute, anche se sono necessari i documenti e questo è impossibile per molte spese sostenute all’estero. In ogni caso si tratta di un contentino fiscale: se davvero si vuole aiutare questi bambini ed evitare che crescano negli orfanotrofi, si deve creare un fondo di solidarietà e così concedere un sostegno reale alle famiglie che decidono di intraprendere questo percorso già di per sé molto difficile».