Marco Ventura, Corriere - La Lettura 23/11/2014, 23 novembre 2014
L’EROE COMBATTE I CRIMINALI DEVOTI
Il 15 novembre Krishna Iyer è entrato nel suo centesimo anno di vita. Per i democratici indiani, il giudice Iyer simboleggia una magistratura refrattaria alle pressioni dei potenti, votata alla giustizia sociale. Nel 1975 il giudice vietò a Indira Gandhi, condannata in primo grado per frode elettorale, il diritto di voto in Parlamento. Ricordando l’episodio nel 2000, il giudice Iyer scriveva: «Per quanto tu possa stare in alto, la legge è sempre sopra di te». Nei suoi anni alla Corte suprema, Krishna Iyer ha promosso lo Stato laico, in cui il governo non intralcia la religiosità dei cittadini e le religioni non ostacolano i diritti civili. Nel 1973 il giudice Iyer negò l’assoluzione per incapacità mentale a un padre che aveva decapitato il figlio di quattro anni in un rito sacrificale per la dea Devi. Non c’è posto nell’«India laica», scrisse allora Krishna Iyer, per «criminali devoti».