Massimo Gaggi, Corriere della Sera 23/11/2014, 23 novembre 2014
GRATTACIELO (CON TOPI) PER VOGUE
DAL NOSTRO INVIATO NEW YORK Ci mancavano solo i topi-alpinisti arrivati fino al 26esimo piano della torre più alta di New York per complicare l’odissea del World Trade Center, il grattacielo che ha preso il posto delle Torri Gemelle.
La ricostruzione, dopo l’attacco terroristico del 2001, si è trascinata per molti anni e, uffici pubblici a parte, è stato molto difficile per i gestori dell’immobile trovare inquilini tra i gruppi privati. L’operazione è decollata solo quando l’editore Condé Nast ha deciso di trasferire qui il suo quartier generale e tutte le testate, dal New Yorker a Vanity Fair. Ma adesso la «celebrity» più in vista del gruppo, la direttrice di Vogue , Anne Wintour, minaccia di rifiutare il trasferimento se l’edificio non verrà liberato dai ratti che, a quando pare, hanno accolto le avanguardie del gruppo editoriale che hanno iniziato il trasloco da Midtown nelle scorse settimane. Animaletti scodinzolanti tra i tacchi a spillo che rosicchiano gli abiti di alta sartoria pronti per le top model? Orrore!
La sfacciataggine dei topi newyorchesi è leggendaria, ma in genere i roditori si aggirano nel sottosuolo, sulle strade tra negozi e ristoranti e negli appartamenti ai piani bassi nei quali trovano cibo. Difficilmente vanno oltre il decimo piano. Il World Trade Center fa eccezione perché è stato a lungo disabitato.
I proprietari minimizzano: derattizzare la torre non sarà un grave problema, ma i giornalisti sono scettici, visto che finora i servizi di sicurezza non sono nemmeno riusciti a evitare che la torre fosse scalata da diversi «base jumper».