Monica Guerzoni, Corriere della Sera 22/11/2014, 22 novembre 2014
«FACEVO BOXE CON IL PREMIER NON ABBASSO LO SGUARDO»
ROMA Da quando aveva i calzoni corti Carmelo Barbagallo, nuovo segretario della Uil, è stato barbiere, pastaio, meccanico. Ha lavorato in una cooperativa ittica e in un magazzino di smistamento postale, per poi approdare alla Fiat di Termini Imerese.
L’unico mestiere che non ha fatto è il presidente del Consiglio.
«Una volta al Costanzo Show c’era Massimo D’Alema. Io lo contestavo e lui mi disse “anche io da giovane ho fatto l’agitatore politico”... E io risposi “Bene! Vuol dire che io posso diventare presidente del Consiglio”».
Adesso c’è Matteo Renzi .
«Lui ci sfida, ma io non abbasso lo sguardo. L’avversario devi guardarlo negli occhi, l’ho imparato dal pugilato».
Ha fatto anche il pugile?
«Mio padre era un campione, peso mosca e poi gallo. Anche io ero bravo,
sul ring. Ma lui mi diceva
che non avevo il pugno
del knock-out, mi manca la cattiveria finale».
Sogna di mandare il presidente del Consiglio Matteo Renzi a tappeto?
«Ha preso un po’ di vizi da sindaco. Dice che è eletto dal popolo e risponde al popolo, il che andava bene per la Democrazia cristiana...».
Le piace il Jobs act ?
«Troppo inglese, circolazione a sinistra e guida a destra».
Lei quanto guadagna ?
«Io sarei il primo firmatario di una legge che mette in trasparenza tutto».
Bene, quanto prende?
«Non posso subire interrogazioni come fossi un colpevole».
Quindi non lo dice?
«Se me lo chiede un politico, no».
Ha detto che si è laureato alla Uil, il suo sindacato. Non teme le caricature?
«Non ho avuto tempo di andare a scuola. L’italiano l’ho imparato dai fumetti, e allora? Se sono arrivato fin qui è perché ho un quid che qualcun altro non ha».
Non è fuori tempo un leader di 67 anni?
«Un vecchio proverbio masai dice “i giovani corrono veloci, gli anziani conoscono la strada”. Lo dico a Matteo Renzi e ai suoi ministri non parlanti».
Condivide la frase del segretario della Fiom Maurizio Landini su Matteo Renzi?
«Ha esagerato, bisogna abbassare i toni».
In bocca al lupo, allora.
«Sono stufo di dire “crepi il lupo”. La razza è in via di estinzione».