Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport 22/11/2014, 22 novembre 2014
FERLITO: «MA QUALE DIVA: LA MIA VITA È IN PEDANA»
Star dei social network, protagonista in tv con il reality di Mtv «Ginnaste-vite parallele» che l’ha lanciata come personaggio facendo quasi dimenticare che lei, Carlotta Ferlito , è una ginnasta. Spot televisivi, apparizione al festival di Sanremo, premiazioni come più amata dai teenager italiani. Eppure Carlotta, ha sempre voluto essere riconosciuta come atleta. I risultati ci sono stati: tre medaglie ai Giochi giovanili di Singapore 2010, il bronzo alla trave agli Europei senior del 2011 a Berlino, il bronzo a squadre di Bruxelles nell’anno olimpico e poi, finalmente, il sogno che si avvera: partecipare all’Olimpiade. Insomma, a 18 anni, sembrava che Carlotta fosse la ragazza più realizzata del pianeta tra le presenze in Nazionale e i 150mila e rotti followers su Twitter. Fino a quando, all’inizio di quest’anno, il castello incantato della principessa Carly («come Carly Patterson, il mio idolo») non è stato avvolto dalla nebbia: «Mi ammalavo continuamente - racconta l’atleta dell’Esercito -, prendevo antibiotici, mi sentivo meglio e poi tornavo a stare male. Mi bastava un filo d’aria per ammalarmi. Un incubo da cui non riuscivo a svegliarmi».
SVOGLIATA Le continue tonsilliti e febbri alte, seguite da lunghi cicli di antibiotici non facevano che indebolire Carlotta: «Ogni volta che tornavo in palestra mi sembrava di essere stata ferma tre anni, non una settimana. Poi un giorno, un otorino mi ha consigliato di fare degli esami specifici. Risultato: mononucleosi, toxoplasmosi e anemia». In tutto questo la Ferlito stava allenandosi per partecipare agli Europei di Sofia: «Dicevano che ero svogliata, che non mi andava di faticare. E io ero sempre stremata, mi mancavano le forze. Quando mi sono presentata a Brescia al collegiale della Nazionale e ho fatto vedere il referto degli esami mi hanno immediatamente stoppato. Sono passata da lottare per essere convocata agli Europei al letto». Riposo assoluto, niente allenamenti, sport, pochi sforzi: «In più cercavo di non dire della mononucleosi, stavo sul vago. Già mi prendevano tutti per una ragazzina viziata e svogliata. Una diva che pensava solo alla tv e ai reality, mancava solo che passasse l’idea che me ne andavo in giro a sbaciucchiare la gente...».
CALORE Nonostante i mesi di assenza dalle pedane, a Carlotta non è mancato il calore dei suoi «seguaci» che l’hanno sostenuta e spinta a non mollare: «E’ stato importante per me - continua la catanese - sentirli vicini. Anche nei momenti più difficili mi spronavano e volevano che tornassi. Anche grazie a loro, a giugno, dopo che i medici del Coni mi hanno dato l’ok, mi sono messa a faticare in palestra. Ho saltato le vacanze, ho rifiutato progetti televisivi, tutto per tornare al mio sport». Una specie di ritrovata vocazione per Carlotta che proprio stando lontana dalle gare ha capito quanto la ginnastica sia ancora importante per lei che finalmente, la settimana scorsa a Marsiglia ha riassaporato un successo internazionale: «Alla “Massilia Cup” ero agitatissima, non gareggiavo sui quattro attrezzi dalla Coppa del Mondo di inizio anno e invece sono riuscita a portare quasi tutto il programma di quella gara: è stato come rinascere sportivamente».
RIPARTIRE E oggi, da Firenze con la festa della ginnastica che da sempre è il Grand Prix, parte la nuova Ferlito: «Ho avuto paura di perdere la ginnastica, non sono una diva, basta reality, sono un’atleta. Riparto da me, tappa per tappa fino ad arrivare a Rio 2016». Buon viaggio Carlotta.