Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

Le toilette del futuro dovranno trovare una soluzione alla mancanza di igiene in molte parti del mondo. Dopo che Bill Gates aveva lanciato tre anni fa un concorso per invogliare la ricerca sull’innovazione nel settore, in molti si sono lanciati a progettare. Le idee non mancano: bagni che funzionano con l’energia solare e producono idrogeno ed elettricità grazie alla decomposizione delle materie fecali e all’urina; altre che riciclano gli escrementi sotto forma di carbone e di minerali.
Il lavoro su alcuni prototipi è molto avanzato e si potrebbe cominciare a sperimentarne il funzionamento.
Uno dei modelli innovativi, che comincia a diffondersi in Cina e India, è la toilette mobile senza acqua né elettricità. Si cercherà di abbassarne il costo di utilizzo da cinque a un centesimo di euro al giorno per ciascun cittadino. Il nuovo premier indiano Narendra Modi considera questo problema una delle priorità su cui concentrarsi.
Fra i più intraprendenti c’è Jack Sim, imprenditore di Singapore che nel 2001 creò l’Organizzazione mondiale delle toilette. Il suo desiderio è che, in ogni quartiere o villaggio, ciascuno sia altrettanto fiero di avere a disposizione un bagno quanto di possedere un telefono cellulare. Al punto che gli utilizzatori di una toilette suscitino invidia nel vicino di casa che ne è sprovvisto. L’obiettivo è migliorare la condizione di 2,5 miliardi di persone nel mondo che non possono accedere a un bagno, con le prevedibili conseguenze a livello di igiene e di salute individuale e collettiva.
ItaliaOggi 22/11/2014