21 novembre 2014
Francesco Leccese, 21 anni. Originario di Gignano (l’Aquila), dove viveva coi genitori e i due fratelli e dove era molto noto per il suo impegno in parrocchia, dopo aver lavorato in un call center aveva deciso di andare all’estero a far fortuna, così qualche mese fa s’era trasferito a Birmingham, aveva firmato un contratto da croupier nel casinò Genting e s’era preso una stanza in affitto in un appartamento nel quartiere Ladywood abitato da altri italiani tra cui un milanese ventenne, in Inghilterra per il progetto Erasmus, che l’altra sera, al culmine di una lite scoppiata chissà perché, prese un coltello da cucina e gli infilò la lama più volte nella pancia
Francesco Leccese, 21 anni. Originario di Gignano (l’Aquila), dove viveva coi genitori e i due fratelli e dove era molto noto per il suo impegno in parrocchia, dopo aver lavorato in un call center aveva deciso di andare all’estero a far fortuna, così qualche mese fa s’era trasferito a Birmingham, aveva firmato un contratto da croupier nel casinò Genting e s’era preso una stanza in affitto in un appartamento nel quartiere Ladywood abitato da altri italiani tra cui un milanese ventenne, in Inghilterra per il progetto Erasmus, che l’altra sera, al culmine di una lite scoppiata chissà perché, prese un coltello da cucina e gli infilò la lama più volte nella pancia. Notte tra lunedì 17 e martedì 18 novembre a Birmingham, in Inghilterra. il padre Giuseppe che la vora alla Questura dell’aquila e la madre Alessandra Ligas,