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 2014  novembre 21 Venerdì calendario

COSÌ LA GUERRA DEI BISCOTTI MIETE VITTIME. NEL LAVORO


Si è conclusa con la vittoria dell’impresa turca Yildiz e con la sconfitta dell’americana Kellogg’s, quella dei fiocchi d’avena, la guerra per accaparrarsi la produzione dei celeberrimi biscotti britannici della United Biscuits. Nata nel 1948 dalla fusione di due imprese scozzesi, la McVitie & Price di Edimburgo e la MacFarlane Lang di Glasgow, la United Biscuits è famosa nel mondo per i Digestive biscuits, che dal 1892 gli inglesi considerano un accessorio essenziale per il loro the, e i Jaffa Cakes, nati nel lontano 1927 e popolarissimi in tutto il mondo.
Con questo acquisto, costato due miliardi di sterline, la Yildiz diventa la terza produttrice di biscotti più grande al mondo. L’impresa di Istanbul, anche proprietaria della belga Godiva Chocolate, è stata creata nel 1944 da due fratelli pasticceri appassionati di biscotti e cioccolata. Oggi produce anche bevande analcoliche, cibi congelati e latticini. Il suo valore di mercato complessivo è stimato intorno a 7 miliardi di dollari.
L’acquisto della United Biscuits, guidato dall’americana Blackstone, è naturalmente strategico. La Yildiz, che a tutt’oggi è ancora nelle mani della famiglia Ulker, ha una grossa presenza nel nord America, Medio Oriente, nord Africa, Cina e Giappone, ma è pressoché sconosciuta nel Regno Unito e in Europa, dove invece i prodotti della United Biscuits figurano tra i marchi più venduti. La United Biscuits impiega 7.100 persone di cui 4.600 nel Regno Unito. L’accordo garantisce a tutti il posto di lavoro, una promessa simile a quella fatta dalla Kraft quando due anni fa acquistò la Cadbury e mai mantenuta. È possibile, dunque, che anche nella guerra dei biscotti tra le vittime ci siano dei lavoratori.