S. G., L’Espresso 21/11/2014, 21 novembre 2014
NO QUATTRINI NO MARIJUANA
La sperimentazione della cannabis a uso terapeutico in Italia non si può fare. Tutto per colpa della spending review, che costringe il ministero dell’Agricoltura a sacrificare il Centro di ricerca per le colture industriali di Rovigo, unico ente che nel nostro Paese può dare il via libera alla coltivazione della marijuana. Un centro che costa appena 40 mila euro l’anno, ha solo sei persone, ma garantisce entrate superiori ai 150 mila euro. Insomma: non il classico ente inutile. Così, nonostante a settembre i ministeri della Difesa e della Salute abbiano dato il via libera alla canapa di Stato nello stabilimento chimico militare di Firenze, di fatto il progetto pilota non è mai partito. Se ne è accorto il deputato di Sel Arturo Scotto, che in un’interrogazione chiede lumi al ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina. «La mancata sperimentazione», spiega, «si traduce nella perdita di un business da 1,4 miliardi di euro e di 10 mila posti di lavoro». E a rimetterci ancora di più sono i circa 700 mila pazienti che speravano di avere farmaci meno costosi grazie alla produzione statale.