www.cinquantamila.it/fiordafiore 20/11/2014, 20 novembre 2014
La Cassazione annulla la condanna nel processo Eternit • Più sicurezza per papa Francesco • Fioravanti e Mambro dovranno risarcire lo Stato con 2 miliardi di euro per la strage di Bologna • Il cda della rai vota contro il taglio di 150 milioni • Le cucine stellate di Francia sono piene di bulli • Il latte fa male o fa bene? Eternit La Cassazione ha annullato la sentenza della Corte d’appello di Torino del 3 giugno 2013 del processo Eternit
La Cassazione annulla la condanna nel processo Eternit • Più sicurezza per papa Francesco • Fioravanti e Mambro dovranno risarcire lo Stato con 2 miliardi di euro per la strage di Bologna • Il cda della rai vota contro il taglio di 150 milioni • Le cucine stellate di Francia sono piene di bulli • Il latte fa male o fa bene? Eternit La Cassazione ha annullato la sentenza della Corte d’appello di Torino del 3 giugno 2013 del processo Eternit. È stata, infatti, prescritta la condanna a 18 anni all’unico imputato, che era il miliardario svizzero Stephan Schmidheiny, a capo dell’azienda e accusato di disastro ambientale per aver esposto i lavoratori all’amianto e alla conseguente morte per mesotelioma pleurico. È stato assolto tra le proteste dei familiari di alcune delle oltre 3mila vittime registrate nei 4 stabilimenti italiani e tra i cittadini di Casale Monferrato (Alessandria), Cavagnolo (Torino), Rubiera (Reggio Emilia) e Bagnoli (Napoli). Sfumano così i risarcimenti previsti dalla sentenza di appello per le 983 parti civili: familiari e comunità locali. I 2mila parenti che hanno raggiunto un accordo extragiudiziale potranno tenere i compensi. È di 280 milioni di euro la perdita dell’Inail, condannata con l’Inps a pagare le spese e priva di risarcimento per le prestazioni erogate ai malati. La strage, però, va avanti e dovrebbe avere il suo picco nel 2025. Secondo i processi, le conseguenze dell’esposizione all’amianto erano note ai vertici Eternit, che però le ignorarono. Il pm di Torino, Guariniello, assicura: «Il reato c’è. Non demordiamo. Ora apriremo il capitolo omicidi». Papa/1 Sono state innalzate le misure di sicurezza per il Papa. non esistono indizi di attentati clamorosi in preparazione da parte del gruppo terroristico. L’unico timore è che qualche affiliato europeo, per imitazione prepari un’azione dimostrativa fai-da-te: magari utilizzando un drone da pilotare su piazza San Pietro durante un’udienza. «Per ora», viene spiegato, «il pericolo non è quello di grandi attentati ma dell’atomizzazione dell’eversione». Sono stati esaminati documenti e rapporti che parlano di minacce al Papa. Ma non sono ancora ritenuti tali da convalidare la tesi di una minaccia concreta. Un cardinale italiano che conosce bene Casa Santa Marta sostiene da tempo che prima o poi potrebbe accadere qualcosa tale da suggerire il trasferimento del Papa nell’Appartamento papale nel palazzo apostolico (Franco, Cds). Papa/2 I collaboratori di papa Francesco scherzano con lui sulle minacce di morte chiedendogli talvolta: «Santo Padre, ancora non l’hanno ammazzata oggi?» (ibidem). Bologna Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, ex neofascisti dei Nar condannati nel 1995 come esecutori della strage della stazione di Bologna del 2 agosto 1980 (85 morti, 200 feriti), sono stati condannati dal Tribunale civile emiliano a risarcire danni morali, materiali e di immagine: 2 miliardi, 134 milioni e 273mila euro, più interessi e spese, a favore della Presidenza del Consiglio e al ministero dell’Interno. Il giudice Francesca Neri, che ha firmato la sentenza civile 19 anni dopo quella penale definitiva, afferma che la strage «è stata di una gravità senza pari nella storia dell’Italia» e aggiunge che «ormai, a distanza di 34 anni, può dirsi che tale evento sia rimasto impresso in modo indelebile nella coscienza collettiva della nazione, come un vero e proprio danno permanente». Rai Ieri il cda della Rai ha votato per fare ricorso contro il taglio di 150 milioni chiesto dal governo. È stato così approvato l’ordine del giorno di Antonio Verro (area Fi) che punta a fare ricorso in tempi brevi al Tar, al giudice ordinario o a entrambi. Sul voto, il consiglio si è spaccato: hanno votato a favore del ricorso i consiglieri De Laurentiis, Rositani, Pinto, Tobagi e Colombo. Contrari Antonio Pilati e Luisa Todini, che si è dimessa: «È immorale fare ricorso contro la propria azienda». Astenuta, per il suo ruolo di garanzia, il presidente Anna Maria Tarantola. Il dg Luigi Gubitosi ha definito il ricorso «inopportuno». Tutto ciò è avvenuto mentre Ray Way debuttava in Borsa (+4,68%). Bulli Alcuni tra i migliori cuochi francesi si sono uniti per denunciare il bullismo nelle cucine. Tutto è cominciato dopo l’ultimo episodio che ha fatto scandalo: al “Le Pré Catelan” di Frédéric Anton, tre stelle Michelin, un assistente chef è stato licenziato per aver bruciato a più riprese la mano di un apprendista con un cucchiaio incandescente. Nella riunione degli chef in lotta contro le prepotenze è stata sconvolgente la testimonianza di Adeline Grattard, dell’apprezzato ristorante Yam’Tcha suoi suoi inizi: «Ricordo insulti e doppi sensi dal personale di sesso maschile. Tipo: fa caldo, metti un top traforato». Era, inoltre, costretta a trasportare oggetti più pesanti dei colleghi maschi: «Dovevano farmi sentire inferiore». Jacques Cagna, altro famoso cuoco parigino, ha testimoniato degli abusi subiti quand’era un giovane apprendista e spera nella distribuzione del «manifesto anti-bullismo in cucina» (Perrone, Cds). Latte In Svezia hanno osservato per 20 anni le abitudini alimentari di oltre 61mila donne: chi tra queste eveva tre o più bicchieri di latte al giorno aveva quasi il doppio di possibilità di morire nel corso dello studio di chi ne consumava solo uno. Le appartenenti al primo gruppo, inoltre, avevano un rischio molto superiore di fratture. Secondo altri il consumo di latticini è correlato in quelche modo ai tumori di prostata e ovaie, mentre ha un effetto di prevenzione per quello all’intestino (Bocci, Rep). (a cura di Daria Egidi)