Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

[Gino Cuccarolo]

Alla Virtus l’hanno scelto per sentirsi in quota, visto il -2 in classifica col quale hanno iniziato la stagione. Oppure, semplicemente, per regalare alla città una terza torre dopo la Garisenda e gli Asinelli. Il neoacquisto di Bologna Gino Cuccarolo, centro e (per ora) panchinaro, è l’uomo più alto d’Italia. Almeno secondo le rilevazioni di Paola Perego, che nel 2010 l’ha notato mentre intercettava ogni rimbalzo con la Virtus Siena, gli ha formalizzato un invito allo Show dei Record e alla presenza dei giudici ne ha certificato il primato: 222 cm. «A incoronarmi hanno fatto venire dalla Turchia Sultan Kösen, un tizio alto 2 metri e 57. Per la prima volta, mi sono sentito basso». Soprannominato Il Cucca dagli amici e Gino Bello Bello dai tifosi, 124 chili di peso e un bel 51 di piede, vive di piccole accortezze, grandi passioni (la birra e i Simpson) e notevoli scomodità: «Nella maggior parte dei letti dormo in obliquo, ma la Virtus mi ha messo a disposizione un bellissimo appartamento con materasso kingsize nel quale sto perfettamente». Una gestione di sé iniziata in tenera età: «A 8 anni, quando ho iniziato a giocare, ero già nettamente più alto dei miei coetanei. Ho toccato i due metri a 13 anni e, per problemi alla schiena e alle ginocchia, ho dovuto scegliere fra nuoto e basket. Grazie alla pallacanestro, il mio fisico s’è messo a posto». Nato ad Asolo il 26 novembre 1987, cresciuto alla Benetton Treviso ed esploso alla Leonessa Brescia, va a canestro senza elevazione, ma in campo con la Granarolo soffre di un eccesso di visibilità: «Per la stazza sono un capro espiatorio perfetto: i falli, me li fischiano sempre contro».

RAFFAELE PANIZZA