m.fr., Affari&Finanza – la Repubblica 17/11/2014, 17 novembre 2014
ALLA ROULETTE RUSSA DELLE VALUTE MONDIALI SCAMBI 24 ORE SU 24
Milano
Nato con la compravendita dei titoli quotati a Piazza Affari, il trading online si è enormemente evoluto negli ultimi quindici anni. Alla fine degli anni Novanta molti broker hanno iniziato ad offrire l’accesso alle Borse estere ed è stata questa la prima importante evoluzione. Successivamente è stata la volta di strumenti finanziari più evoluti come i covered warrant e le opzioni e da ultimo si è arrivati al trading sulle valute. Mentre alcuni prodotti come per esempio i covered warrant sono rapidamente scomparsi dalla scena, perché rivelatisi costosi e inefficienti, le valute hanno riscontrato un enorme successo che non accenna a venire meno, anzi è in costante crescita, sia come volumi di scambi che come numero di broker che hanno deciso di focalizzare la propria offerta sul Forex. E se all’inizio erano solo le principali valute ad attirare le attenzioni dei trader, adesso anche il rublo, la lira turca e il dollaro australiano, solo per citare alcuni esempi, sono finiti ne radar di chi fa trading online. Le oscillazioni delle cosiddette valute esotiche sono infatti più violente rispetto a quelle del cambio eurodollaro o euro-sterlina e rappresentano il terreno ideale per chi fa scalping. Il rublo, solo per citare il caso più eclatante, dall’inizio dell’anno ha perso circa il 40% del proprio valore nei confronti dell’euro. I vantaggi del Forex che tanto piacciono agli investitori sono l’enorme liquidità del mercato (che si traduce fra le altre cose in spread molto bassi), la contrattazione ininterrotta (quando chiudono i mercati europei apre Wall Street e quando chiude Wall Street apre il Giappone, garantendo così una continuità dal lunedì mattina fino al venerdì sera), la possibilità di usare leve molto alte (potendo così iniziare anche con un capitale basso) e la maggiore difficoltà di manipolare le quotazioni da parte di mani forti. Quest’ultimo fattore è stato però di recente scalfito dalle indagini delle autorità di controllo statunitensi, inglesi e svizzere che hanno messo in luce come un gruppo di potenti banche (Ubs, Hsbc, Citibank fra le altre) abbiano cercato di influenzare i cambi delle principali valute. Resta comunque il fatto che manipolare il cambio euro-dollaro è impresa ben più difficile che non influenzare l’andamento di una mid cap quotata a Piazza Affari. Nel primo caso l’impresa è alla portata solo di pochi colossi della finanza che devono tra l’altro collaborare fra di loro, nel secondo anche singoli finanzieri abbastanza liquidi riescono a centrare l’obiettivo, come spesso è successo negli ultimi tempi sul listino milanese. Il Forex è di gran lunga il maggior mercato finanziario al mondo con una media di circa 2mila miliardi di dollari di scambi al giorno. Tanto per rendere meglio l’idea: in un solo giorno di contrattazioni viene scambiato un valore pari al Prodotto interno lordo italiano di un anno. Non esiste un dato preciso per il semplice motivo che il mercato dei cambi è Over the counter (Otc), ovvero non c’è, nell’universo del trading, una piazza finanziaria centralizzata dove avvengono gli scambi ma i grandi istituti globali svolgono le proprie transazioni senza bisogno di un intermediario. Oggi il più grande centro finanziario per il Forex è Londra. Sul mercato dei cambi operano quasi esclusivamente gli scalper: da un lato essi sono sempre più attratti dall’enorme liquidità del mercato e dagli spread molto ristretti (almeno per quel che riguarda le principali valute), dall’altra i trader che mantengono le posizioni per più giorni vengono spesso spazzati via a causa delle ingenti perdite che il trading sui cambi può comportare.
m.fr., Affari&Finanza – la Repubblica 17/11/2014