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 2014  novembre 15 Sabato calendario

LA FEMMINISTA CHE USA IN TV IL CORPO DELLE DONNE

L’happy hour della disoccupazione non ha funzionato. Peccato. L’esordio di Announo ha ottenuto un modesto 4,51 per cento di share. Flop clamoroso. Un tonfo peggio delle ultime uscite di Santoro. Battuto da Virus di Nicola Porro (5,16), superato anche da Life di Rete4 (4,63). La7 ultima rete del bigoncio. X Factor 8 su Sky Uno è rimasto appena sotto (4,1) perché si è attorcigliato sulle «canzoni scomode» e intellettualismi vari. Eppure Giulia Sotuttoio aveva studiato ogni dettaglio. A cominciare dal promo: salve, sono Giulia Innocenzi, parlo col giovane senza futuro? Mi confermi che sei disoccupato? Allora ti aspetto giovedì da me su La7 per fare un po’ di baldoria... Qui un vago sentore di sciacallo aveva preso ad aleggiare sul programma. Poi c’erano state le interviste ai quotidiani. Tutto perfetto; o quasi. Da rivedere, forse, giusto quella cosina di dire che no, lei la televisione non la guarda se non per lavoro. Un’occhiata al Tg1 «per capire in che direzione vanno le istituzioni italiane», mica per altro. E caso mai «oltre le italiane, preferisco Al Jazeera». Poi qualche altra pagella buttata lì, sull’editore («capisco la gestione di Urbano Cairo, ma La7 adesso deve variare e non mi riferisco al varietà del sabato sera»), su Floris, («un fuoriclasse, ma va utilizzato con giudizio perché sennò perdi l’effetto evento»), su Crozza... Insomma, una vera fatica, ragazzi-target-di-riferimento! Finalmente però si va in onda e si fa sul serio. Michele legge il suo pistolotto. Poi One day di Asaf Avidan accompagna l’ingresso di Sotuttoio. Landini, il lievita-audience, ascolta composto le domande del campione-giovani selezionato inflessibilmente («Ad Announo è vietato fare i personaggi»). Vauro e Vincino, i due guru della satira stanno lì, appollaiati in terrazza. Infine, ecco le Femen. Mancavano! Donne nude in prima serata, con premessa: «Loro usano il loro corpo per dare un messaggio». Excusatio non petita. Perché la conduttrice neofemminista che usa il corpo delle donne in tv deve pure giustificarsi, no? Quindi: seni nudi sì, purché servano a dare l’allarme sui nostri diritti in pericolo, minacciati dal Papa. E pazienza se l’imprenditore Gian Luca Brambilla abbandona lo studio. Sotuttoio si proclama «orgogliosa di aver ospitato le Femen», e arrivederci a giovedì prossimo. Perché, comunque, il format dei giovani sui giovani e per i giovani ce l’abbiamo solo noi, ed è perfetto. O quasi.