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 2014  novembre 15 Sabato calendario

APPUNTI PER GAZZETTA - NON SMETTE DI PIOVERE


REPUBBLICA.IT
Un uomo residente a Voltri è ufficialmente disperso a Serra Riccò, in alta Val Polcevera. Trovata l’auto nel torrente Riasso, proseguono le ricerche. E a Genova il sindaco Marco Doria lancia l’allarme: "Il Bisagno è preoccupante, invito i cittadini alla massima attenzione: non uscite di casa e se necessario raggiungete i piani alti". Anche l’assessore regionale alla Protezione civile, Raffaella Paita fa il punto: "Ho chiesto l’intervento dell’esercito. Genova sta vivendo una nuova alluvione, per la Liguria è una catastrofe". Gli uomini della Protezione civile stanno passando nelle strade centrali di Genova, con i megafoni: "Non uscite e non camminate nelle strade, salite ai piani alti".
In poco più di un mese e mezzo, tre morti - Ad un mese e mezzo dalla precedente alluvione costata la vita ad un passante e milioni di euro di danni, a cinque giorni dalla tempesta su Chiavari che ha segnato altre due vittime, un altro nubifragio si abbatte sulla Liguria.
Allerta 2 fino anche questa notte sul Levante - L’allerta massima è stata prorogata fino alle 8 di domani da Portofino a La Spezia: doveva terminare a mezzanotte. Per la zona compresa tra Noli e Portofino (e quindi anche Genova), e per le valli genovesi Scrivia, Trebbia e Aveto è stata prolungata l’allerta fino alle 8 di domani ma di livello 1. Per la zona del ponente ligure e la Valbormida è stato invece emesso un avviso di criticità ordinaria.
Maltempo in val Bisagno: ancora paura
Un disperso - E’ residente a Genova Voltri e ha 67 anni, l’uomo che i vigili del fuoco e i carabinieri stanno cercando a Serra Riccò, nell’alta Val Polcevera, una delle zone più colpite dalle forti piogge. L’uomo si era recato a casa di un’amica, residente proprio nel comune ligure, e poi è uscito per spostare l’auto, quando il torrente Riasso ha cominciato ad ingrossarsi. Dopo qualche tempo, la donna ha dato l’allarme, non vedendolo rientrare. I vigili del fuoco hanno trovato l’auto nel torrente, non trovando tracce dell’uomo, che a questo punto risulta ufficialmente disperso. Ovviamente proseguono le ricerche.
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Bisagno a rischio esondazione - In un’ora, il torrente Bisagno si è alzato di un metro superando l’ultimo livello di guardia. Anche nel quartiere della Foce, i vigili urbani stanno facendo allontanare, con le sirene, le persone dalle strade e invitano a chiudere i negozi. I previsori sono preoccupati perchè la perturbazione si è incastrata proprio sulla Val Bisagno. Cresce il livello del Fereggiano, e la via è stata chiusa al pubblico. Tutti i ponti sul torrente sono chiusi. La Protezione civile è sul Fereggiano e sul Bisagno: gli abitanti sono stati allertati con le sirene e gli operatori stanno invitando i cittadini a chiudere i negozi e salire ai piani alti dei palazzi. Stanno collaborando alle operazioni di sicurezza agenti della Polizia di Stato. Il rio Torre è esondato, si segnalano allagamenti in piazzale Adriatico. A Staglieno è uscito dagli argini il rio Sant’Antonino, allagando negozi, scantinati e strada. Esondato il Ca’ de Rissi.
Maltempo, Genova tagliata in due
Ad aiutare volontari e l’Esercito - Sono attese a Genova 25 squadre di volontari appartenenti a organizzazioni di Protezione civile per far fronte all’emergenza. Saranno dotate di mezzi speciali. Il campo base delle squadre di soccorso sarà allestito nel piazza della Foce. A Genova sono già al lavoro, oltre a vigili del fuoco e forze di polizia. L’Esercito ha fornito un ulteriore rinforzo di circa 50 uomini (oltre ai 90 già in azione), e mezzi del Genio per far fronte all’emergenza.
Val Polcevera - Il Polcevera ha rotto gli argini e i rii Fegino, Ruscarolo e Torbella, sono tracimati, così come molti rivi affluenti. La Protezione civile ha fatto evacuare le zone vicino al ponte di Cornigliano, che è stato chiuso. Anche il centro commerciale di Fiumara, poco prima delle 13, è stato chiuso al pubblico. Completamente allagata la zona dell’Ikea. Ad essere in difficoltà è tutta la valle, nel comune di Mignanego si segnalano almeno un centinaio di famiglie isolate. Grave la situazione a Pontedecimo, dove la polizia municipale invita i cittadini a chiudere le utenze elettriche e del gas, a causa di alcune fughe di gas. E un uomo è stato tratto in salvo, bloccato dall’acqua in un negozio.
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A Ponente, crolli e trombe marine - In via delle Fabbriche, a Voltri, una casa è parzialmente crollata. In salvo gli inquilini. E’ uscito dagli argini il Cerusa, che attraversa Voltri. L’appello ai cittadini di Voltri dalla protezione civile è di non uscire di casa. Intanto una tromba marina è arrivata su Prà. Alcuni container all’interno del Vte sono caduti sulla pista ciclabile della fascia di rispetto. A Voltri via Ovada è stata chiusa per una frana.
L’entroterra - Busalla in tilt: black out elettrico e centro sott’acqua. In tutta la Valle Scrivia è sospesa l’erogazione del gas per la rottura di una condotta del metanodotto. A Masone e Campoligure è esondato il torrente Stura, si è allagata la strada provinciale 456. Due frane sono segnalate sulla strada provinciale di Tiglieto: "E’ percorribile a senso unico alternato - dice il commissario straordinario della Provincia di Genova, Piero Fossati - è stato chiuso il ponte Comolca a Carasco e la situazione è drammatica in tutto il territorio".
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In 15 giorni la pioggia di un anno - In quindici giorni è caduta a Genova la pioggia di un anno intero. Nelle prime due settimane di novembre a Genova si sono accumulati ben 800 mm di pioggia (la media annua è di 1.100 mm). Le cumulate di oggi sono impressionanti: 348 mm a Pontedecimo, 271 a Scarpino, 236 a Bolzaneto, 187 a Voltri e 159 in Val Bisagno.
Trasporti in tilt - La circolazione ferroviaria sulle linee Genova Torino e Genova Milano è interrotta e non sono possibili i servizi con bus sostitutivi per l’impraticabilità delle strade. La linea per Torino si interrompe ad Alessandria, quella per Milano a Tortona e Voghera. La ferrovia Savona-Ventimiglia è interrotta nel tratto tra Albenga e Imperia. E la Genova-Ovada è interrotta tra Rossiglione Campoligure, per frana.
Sulle autostrade, la A10 è chiusa nei due sensi tra Voltri e Genova per una frana che minaccia la carreggiata, chiuso il casello di Albenga. Chiuso un tratto della A26 da Campo Ligure a Genova, disagi anche sulla A12 per la presenza di acqua e fango.
Anche l’aeroporto Cristoforo Colombo ha funzionato con grandi difficoltà, con voli cancellati e dirottati
ed è stato chiuso dalla mattina quello di Villanova d’Albenga. A Genova, la metropolitana è stata chiusa completamente.
Il Ponente ligure - Duramente colpite dal nubifragio risulta tutto il savonese, soprattutto ad Alassio e Bergeggi. Numerosi allagamenti si segnalano anche nell’imperiese, soprattutto a Diano Marina, Sanremo, Camporosso e Bordighera, dove sono stati invasi dall’acqua sottopassi, negozi e scantinati.

Era rimasta imprigionata nel suo negozio dalle acque di un torrente esondato a Genova Pontedecimo, nell’alta val Polcevera. Per liberarla, i vigili del fuoco hanno tagliato la saracinesca con il flessibile. La donna è salva: aggrappata ad una corda tesa dei pompieri, ha raggiunto i soccorritori



ALTRO PEZZO
ROMA - Il Nord Italia non riesce a svegliarsi dall’incubo di precipitazioni torrenziali che gonfiano i fiumi fino a farli tracimare ed acuiscono il rischio idrogeologico. Nel weekend è arrivata la prevista, intensa perturbazione, con i primi disagi per allagamenti e smottamenti al Nord Ovest, in particolare in Liguria, ma è allarme anche in Piemonte per la piena del Bormida nell’alessandrino, mentre in Lombardia la situazione è difficile ma per il momento sotto controllo, con Milano che fronteggia la nuova esondazione di Seveso e Lambro. In Emilia, preoccupa la "lunga" piena del Po.

Le previsioni: salvo una breve tregua domenica, il maltempo durerà fino a martedì, poi un campo di alte pressioni riporterà il sereno. Nelle prossime ore la perturbazione interesserà anche il Nord Est e il Centro Sud. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso una nuova allerta meteo e valutato una criticità rossa - il livello più alto - per rischio idraulico su tutta la pianura padana, per rischio idrogeologico sul levante ligure e sulla Lombardia nord occidentale. Ma adesso c’è da fronteggiare il presente.

IL METEO

Liguria. Oltre 200 gli interventi effettuati da questa mattina dai vigili del fuoco per far fronte all’ondata di maltempo che ha interessato Genova e il ponente cittadino. Oltre agli interventi nel centro, le zone maggiormente interessate dall’emergenza sono Voltri, Prà, Sestri e l’intera Val Polcevera, Ponte Decimo, Serra Riccò, Mignanego. Numerosi i salvataggi di automobilisti saliti sui tetti delle auto.

Un automobilista è Luciano Balestrero, 67enne di Voltri che risulta disperso a Mignanego. La sua auto è stata travolta dal torrente Riasso, in piena a causa della violenta ondata di maltempo. Sul posto anche i sommozzatori, ma i soccorritori non riescono a raggiungerla a causa della furia dell’acqua. A dare l’allarme è stata la moglie dell’automobilista, sceso per spostare l’auto parcheggiata vicino al torrente di Mignanego.

A Genova, con il perdurare della pioggia, aumentano le zone del ponente cittadino allagate dopo l’esondazione del Polcevera, secondo torrente del capoluogo, e di altri rivi. I torrenti Fereggiano e Bisagno, che provocarono le alluvioni del 2011 e dell’ottobre scorso, sono sul livello di guardia ma a livello "rosso", di massima attenzione. Il sindaco Marco Doria e la Protezione civile invitano la popolazione a proteggersi, salendo ai piani alti degli edifici.

Alta tensione nel Tigullio, con mareggiata forza 8 e raffiche oltre i 100 km/h. Situazione critica in Val Polcera: ovunque allagamenti e frane. Grave la situazione a Pontedecimo, dove la polizia municipale invita i cittadini a chiudere le utenze elettriche e del gas, a causa di alcune fughe di gas.

Gravi anche i problemi nei trasporti: sospesa la circolazione dei treni sulla linea Ovada-Genova per un movimento franoso fra Rossiglione e Campo Ligure, mentre sulla Ventimiglia-Genova dalle 14 è ripresa la circolazione ferroviaria dei soli treni regionali tra Ventimiglia e Imperia e tra Albenga e Savona. Rimane interrotto il tratto tra Imperia ed Albenga. Tra Imperia e Savona i treni sono sostituiti con bus solo via autostrada. Sulle linee Genova-Milano e Genova-Torino la circolazione è ancora sospesa tra Genova e Arquata Scrivia. I treni della linea Milano-Genova fanno capolinea a Tortona o Voghera. Sulla Genova-Torino i treni fanno capolinea ad Alessandria. Per impraticabilità stradale non è possibile effettuare il servizio con bus sostitutivi.

La A10 Genova-Savona è tornata completamente percorribile in entrambe le direzioni dalle 17, quando è stato riaperto anche il tratto tra Voltri e Pegli in direzione Genova. L’A7 Genova-Milano è stata completamente riaperta in direzione del capoluogo lombardo, mentre resta invece chiuso - ma dovrebbe essere riaperto a breve - il tratto tra il bivio con la diramazione Predosa Bettole e Genova Bolzaneto in direzione del capoluogo ligure. Interrotta l’Aurelia, voli cancellati all’aeroporto Cristoforo Colombo di Genova.

In tilt la viabilità provinciale nell’entroterra genovese, in particolare nelle valli Scrivia, Polcevera e Stura. La strada provinciale 35 dei Giovi è interrotta a Busalla, dove è stato chiuso anche il casello dell’autostrada A7 per l’esondazione del torrente Migliarese. Sulla stessa strada allagamenti anche in altri comuni come Mignanego, Ronco Scrivia e Isola del Cantone, dove i tecnici della provincia stanno monitorando una frana in località Mereta che potrebbe obbligare a interrompere la circolazione.

Chiuse anche la provinciale 50 di Santo Stefano di larvego in tre diversi punti, la provinciale 46 di Montessoro tra Vobbia e l’alessandrino e la provinciale 41 del Turchino. Riaperta a senso unico alternato la provinciale 456 dove si sono verificate numerose frane e allagamenti, come pure un tratto della provinciale 4 di Praglia che rimane invece chiusa chiusa a Gazzolo per una frana dei giorni scorsi.

L’assessore regionale alla Protezione civile, Raffaella Paita, ha chiesto al Dipartimento di Protezione civile nazionale un ulteriore potenziamento delle colonne mobili della Protezione civile nazionale e un aiuto dall’esercito che in parte è già presente per i passati eventi alluvionali. La Protezione civile della Liguria ha deciso di prorogare fino alle 8 di domani l’allerta meteo di livello 2 che doveva finire questa sera alle 24 per i bacini marittimi di levante, da Portofino a La Spezia.

Piemonte. L’alessandrino è la zona più colpita, dove preoccupa soprattutto la piena del fiume Bormida, che durerà diverse ora e ha superato i 9 metri di livello (la soglia di attenzione è 7 metri). Sembra che il fiume abbia rotto gli argini in alcuni punti. La situazione è tenuta costantemente sotto controllo dagli uomini della Protezione civile che hanno rinforzato gli argini. Tre persone sono state salvate da un mezzo anfibio dei vigili del fuoco quando l’acqua stava per sommergere la loro auto tra Villa del Foro e Oviglio, alle porte di Alessandria.

E’ in corso l’evacuazione delle cascine sulla sponda destra del fiume, dal ponte fino alla confluenza con il Tanaro. Il sindaco e presidente della Provincia di Alessandria, Maria Rita Rossa, all’Ansa: "I lavoratori evacuati sono un centinaio, migliaia gli animali, a cui il servizio veterinario sta cercando di trovare sistemazione in allevamenti all’asciutto". Il sindaco Rossi parla apertamente di "catastrofe": "Abbiamo venti strade chiuse, frazioni isolate, frane e massi ovunque. Abbiamo rafforzato gli argini del Bormida, ma ci sono già state segnalate alcune rotture".

Circa 20 famiglie risultano isolate in frazione Pieve, una quarantina a Stazzano per una frana tra Vargo e Albarasca. La Protezione civile riassume il conteggio degli sfollati: un centinaio ad Alessandria, 30 a Gavi, 7 ad Arquata Scrivia, 19 famiglie a Pietra Marazzi, 3 a Visone. A Borghetto Borbera è isolata la frazione di Sorli.

Le forti piogge, riferisce la Protezione civile, hanno provocato una frana sulla provinciale 199, in zona Carpeneto e un’altra in località Molini, sulla strada di accesso a Cascina La Posa. Chiusa la provinciale 161 in località Crenna per una frana. Chiusi i ponti sul torrente Scrivia verso Stazzano e Novi. La strada provinciale 494 Valmadonna è stata invasa da acqua e fango. Si segnalano allagamenti sulla strada provinciale 50 all’altezza della frazione Roncaglia di Casale Monferrato.

Piogge intense in corso con primi problemi nell’Ovadese e nell’Acquese, sinora fronteggiati, ed evacuazioni precauzionali a Gavi e Castelletto d’Orba. Una frana ha danneggiato il cimitero a San Cristoforo, comune di circa seicento abitanti in provincia di Alessandria. Sta tornando l’acqua potabile a Ovada, dove per un paio d’ore i 12mila abitanti erano rimasti senza.

A Predosa chiuso il ponte sull’Orba. Questa mattina ci sono stati allagamenti lungo i binari della linea ferroviaria Genova-Torino, nel tratto tra Novi Ligure e Arquata Scrivia. Da Arquata in giù la circolazione è interrotta e molti treni si fermano già ad Alessandria. Chiusa l’autostrada A7 a Serravalle, in direzione Genova, con il traffico che viene deviato sulla A26. Sono decine le strade interrotte: la Protezione civile sconsiglia di mettersi in viaggio.

Frane e allagamenti anche nell’astigiano, con disagi per ora limitati. La Protezione civile sta intervenendo per qualche frana sulla strada provinciale 125, a Cessole e Bubbio, dove la viabilità è comunque garantita a senso alternato. Allagate la provinciale all’altezza di Montegrosso e altre due strade provinciali a Canelli. Il livello dei fiumi Tanaro e Belbo è sotto controllo e non desta preoccupazione. Il Bormida, nel tratto astigiano di Mombaldone, è sotto stretta osservazione da parte dei tecnici.

A Torino il Po lambisce, senza comunque invaderlo, il marciapiede dei Murazzi, l’ottocentesco complesso architettonico che forma l’argine sinistro del fiume nel tratto che percorre il centro storico della città. Alla centrale operativa della polizia municipale informano che la situazione è sotto controllo.

In provincia di Vercelli, chiuse per allagamenti la provinciale 96 Balocco-Bastia, la provinciale 52 Carisio-Vettignè, nei pressi di Santhià, per il livello del canale Depretis. Rimangono chiuse per allagamento anche la provinciale 97 Arborio-Villarboit, a causa dell’esondazione del torrente Dondoglio, la 64 Roasio-Ravasenda, la 107 Sostegno-Crevacuore (Biella) per uno smottamento, la 76 della Cremosina tra le province di Novara e Vercelli, e la 78 della Colma.
Costantemente monitorato il livello della Sesia, che attualmente non desta particolare preoccupazione.

Lombardia. A Milano tanti disagi per la nuova esondazione del Seveso e del Lambro. Il Comune ha invitato i cittadini a non muoversi con la macchina nelle zone interessate dagli allagamenti e postato su Facebook l’elenco delle decine di vie chiuse. Tra queste, via Sassetti e via Sebenico nel quartiere Isola, ma anche viale Mecenate, viale Marche, via Borsieri e via Lombroso. Sospesi i mercati e le feste di via in città per facilitare il ripristino della viabilità. Picco di chiamate ai call center del numero unico dell’Emergenza di Milano e Varese: dalle 8 di stamattina alle 18 sono state complessivamente 3050 le chiamate arrivate al 112 di Milano (di cui circa 800 per i Vigili del Fuoco) e 2392 al call center 112 di Varese.

La città é vicina alla paralisi. Alcune fermate della linea M5 (Istria, Marche e Zara, anche M3) sono state chiuse perché le strade circostanti allagate sono impercorribili per i pedoni. Circolazione bloccata anche sulla linea M2 per allagamenti fra le stazioni di Famagosta e Assago Forum. In via precauzionale è sospesa la tratta tra Centrale (M3) e Maciachini (M3), per la quale sono stati messi in campo bus sostitutivi.

Chiusi tutti gli svincoli in uscita della Tangenziale est da Vimercate (Monza) a Rubattino (Milano). Per chi si trova in transito sul tratto stradale chiuso è obbligatorio uscire a Corvetto. Sull’autostrada A8 Milano-Varese, alle 18,45 è stato chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con l’A9 e Legnano in direzione Varese a causa di allagamenti. Quattro le linee ferroviarie più interessate da problemi a causa del maltempo: la Milano-Bergamo, la S5 Varese-Milano-Treviglio, la S6 Novara-Milano-Treviglio e la Cremona-Treviglio.

A causa del Lambro, la Protezione civile ha diramato l’allerta di livello 3 a Monza e comuni del territorio. Blackout elettrici sono avvenuti in varie zone della Brianza. A Monza il Lambro ha rotto gli argini in via Filzi, in centro città. Chiuse al traffico le vie attorno alla Villa Reale e la cintura del centro, da Regina Margherita a via Lecco, Cantore, da via Boccaccio a via Lecco, Annoni, da via Cantore a Grazie Vecchie, Aliprandi, Villa, Zanzi, D’Azeglio, largo Esterle. Per agevolare la circolazione stradale è stato riaperto viale Cavriga nel Parco di Monza. A Biassono una famiglia è stata evacuata, in casa l’acqua raggiungeva i quaranta centimetri.

Il livello del fiume Adda potrebbe entrare in soglia di allerta nel pomeriggio, con rischi di esondazione in particolare nel lodigiano. Anche qui il comune ha allertato le forze di protezione civile e gli organismi di vigilanza ed è già pronto a entrare in azione nei casi di necessità.

Nel pavese il livello di Po e Ticino viene tenuto sotto costante osservazione. Segnalate esondazioni dei torrenti Staffora, Versa, Curone e Scuropasso. Allagamenti diffusi a Rivanazzano, Santa Maria della Versa e Voghera. Al momento risulta interrotto per allagamento il sottopasso della tangenziale di Voghera.

Toscana. A Carrara "il peggio sembra passato, ma non abbassiamo la guardia" ha detto in serata il sindaco Angelo Zubbani, "l’allerta prosegue fino a mezzanotte". In giornata, il sindaco ha emesso un’ordinanza per l’evacuazione di 120 famiglie dalle case di Marina di Carrara vicine al torrente Carrione e 43 attività fra commerciali, artigiane e industriali. Sono quelle della zona rossa vicino a dove il torrente Carrarino ha rotto l’argine nell’alluvione del 5 novembre scorso. "Per chi non sgombera disattendendo la mia ordinanza, interverranno polizia e carabinieri" aveva inoltre annunciato il sindaco. A Carrara sono attive ancora tutte le strutture della Protezione civile e in caso di necessità nell’area di Carrara fiere ci sono 180 posti letto disponibili.

Pioggia e vento forte hanno creato non pochi problemi nel pomeriggio in molte località della Versilia. I vigili del fuoco di Viareggio hanno dovuto rimuovere numerose piante cadute in varie località della Versilia. Gli interventi più importanti hanno riguardato Lido di Camaiore, Stazzema, Pietrasanta e Camaiore. A Viareggio è stato chiuso precauzionalmente il viale dei Tigli, l’arteria che attraversa la Pineta di Levante e che collega la città con Torre del Lago, per il pericolo di caduta alberi.

Proprio la caduta di un albero ad alto fusto a causa di pioggia e vento ha determinato nel pomeriggio il blocco della superstrada Firenze-Pisa-Livorno sulla carreggiata in direzione di Firenze, nei pressi del km 47 tra Pontedera e Montopoli Val d’Arno (Pisa), in località Le Vallicelle. Nessun veicolo è rimasto coinvolto.

Emilia-Romagna. In Emilia, attenzione massima alla piena del Po, la terza più importante degli ultimi vent’anni, che sta transitando "con valori di criticità elevata" (superato il livello 3) al confine tra le province di Mantova e Reggio Emilia e tra quelle di Ferrara e Rovigo. Il colmo di piena ha raggiunto l’idrometro di Boretto nella prima mattinata di oggi con 7,54 metri sullo zero idrometrico (il livello 3 è a 6.50 metri) e in queste ore sta oltrepassando Borgoforte con valori attorno agli 8,12 metri.

Il sindaco di Luzzara, Andrea Costa, intervistato da La7, ha espresso preoccupazione per la tenuta dell’argine maestro (alto 11 metri) per il perdurare della presenza di una mole immensa di acqua così a lungo: "E’ un argine di terra permeabile, dunque non ne possiamo prevedere la tenuta". Il defluire del fiume è molto lento, a causa del vento che soffia dal mare Adriatico verso terra e che di fatto ferma l’acqua del Po. Si prevede che il colmo transiti alla sezione di Pontelagoscuro nella mattina di domani per poi propagarsi nei rami deltizi.

Protezione civile in preallarme nei comuni della sezione piacentina del Po, dove si prevede il superamento del livello 2 nel pomeriggio-sera di domani e del livello 3 lunedì mattina. La fase di allarme (criticità elevata) scatterà dalla mattina di lunedì a Piacenza e nei comuni di Calendasco, Caorso, Castel San Giovanni, Castelvetro Piacentino, Monticelli d’Ongina, Rottofreno, Sarmato, Villanova sull’Arda, Polesine Parmense, Roccabianca, Sissa Trecasali, Zibello.

Da domani allerta nel Lazio. Il Dipartimento di Protezione Civile ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse dal primo mattino di domani e per le successive 24-36 ore. Si prevedono sul Lazio precipitazioni a carattere di rovescio o temporale, con rovesci di forte intensità, possibili grandinate, forti raffiche di vento e frequente attività elettrica. Avviso di criticità idrogeologica nelle zone di allerta del Lazio: codice arancione su Bacini Costieri Nord, Bacino Medio Tevere, Roma, Aniene, Bacini Costieri Sud, Bacino del Liri e Appennino Rieti. Per ogni emergenza è possibile fare riferimento alla Sala Operativa Regionale al numero 803.555.

Cinque morti in Francia. Il maltempo flagella anche il sud della Francia, dove cinque persone sono morte in meno di 24 ore. Gravissimo quanto accaduto nel dipartimento del Gard, dove un’automobile che transitava verso mezzanotte su un ponte è stata travolta dalla piena del fiume Droude. A bordo una coppia con due bambini, unico sopravvissuto il padre, ricoverato in stato di shock. I corpi della madre e del figlio di quattro anni sono stati recuperati per primi dai soccorritori, quello del bimbo più piccolo, un neonato, è stato ritrovato solo questo pomeriggio. Più a nord, nella zona montana delle Cevennes, un’altra auto è stata travolta da una piena, morto un uomo di 50 anni. la quinta vittima del maltempo nella Lozere, un pensionato che circolava in auto su una strada di montagna travolta ieri sera da una frana.

ALTRO PEZZO
Tre persone salvate dai vigili del fuoco mentre la pioggia stava sommergendo l’auto. Sfollate altre 150 persone. Bormida che supera di due metri la soglia di pericolo. E’ il bilancio della nuova ondata di maltempo che si è abbattutto in Piemonte, in particolare per l’Alessandrino: zona per cui la protezione civile ha diffuso il massimo allerta mente per le altre zone è stato diffuso il codice arancione (moderata criticità, livello due su tre) per Biellese, Novarese, Vercellese e Alessandrino, già duramente colpiti nei giorni e nelle settimane passate, e giallo per il Torinese. Torrenti e fiumi straripati nel Basso Piemonte: dopo l’Orba, il rio Lovassina e il Grue, in provincia di Alessandria esonda anche il Lemme. Il Bormida ad Alessandria l’acqua ha raggiunto il livello di 9 metri (la soglia di pericolo è di 7 metri), per precauzione è stato chiuso il ponte tra la città e Spinetta e sono state evacuate le aree golenali. La decisione di chiudere il ponte lungo la provinciale 10 è stata presa al termine di una lunga riunione a cui hanno partecipato anche il prefetto e il sindaco di Alessandria, Romilda Tafuri e Maria Rita Rossa. Rinviata la partita dell’Alessandria calcio. Crescono i livelli dei laghi Maggiore e Orta.
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La protezione civile invita i cittadini a non avvicinarsi agli argini del Bormida. "Abbiamo venti strade chiuse, frazioni isolate, frane e massi ovunque: è una catastrofe". A dirlo è il sindaco Maria Rita Rossa, che aggiunge: "Abbiamo rafforzato gli argini del Bormida ma ci sono già state segnalate alcune rotture". Il sindaco ha firmato l’ordinanza di evacuazione delle aziende e delle cascine sulla sponda del fiume Bormida: "I lavoratori sgomberati sono un centinaio - spiega - migliaia invece gli animali, a cui il servizio veterinario sta cercando di trovare sistemazione in allevamenti all’asciutto". Rinviata a data da destinarsi anche la partita di calcio Alessandria-Bassano che avrebbe dovuto disputarsi stasera allo stadio Moccagatta.
Piemonte sott’acqua, strade come fiumi su Twitter
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La protezione civile. "Abbiamo esperti a controllare tutti i punti critici - spiega Stefano Bovo responsabile della Protezione civile piemontese - nel Biellese sono state evacuate un gruppo di case a Chiavazza perchè erano minacciate da una frana, a Gavi continuiamo a verificare la stabilità della rocca del Castello, i guadi provvisori sono monitorati e siamo pronti ad aprirli in caso di necessità e l’ospedale di Omegna ha pronto un piano di evacuazione nel caso arrivasse l’acqua". Oltre ai fiumi, infatti, in queste ore si guarda con preoccupazione anche ai laghi: quello d’Orta che dovrebbe crescere ancora e il Maggiore per il quale il colmo è previsto domani, con livelli vicini a quelli di giovedì.
La situazione nell’Alessandrino. Nel primo pomeriggio in prefettura ad Alessandria un vertice per l’allerta maltempo. A preoccupare la piena del fiume Bormida. Il centro di San Michele alle porte del capoluogo ormai è diventato una "fabbrica" di sacchetti di sabbia: ieri è continuata la produzione e alcuni sono stati spediti persino in Liguria. Questa mattina ci sono stati allagamenti lungo i binari della linea ferroviaria Genova-Torino, nel tratto tra Novi Ligure e Arquata Scrivia. Da Arquata in giù la circolazione è interrotta e molti treni in realtà si fermano già ad Alessandria. Chiusa l’autostrada A7 a Serravalle, in direzione Genova, con il traffico che viene deviato sulla A26. Tre persone hanno rischiato di annegare, tra Villa del Foro e Oviglio, alle porte di Alessandria. Per soccorrerle lungo la strada ormai allagata, i vigili del fuoco sono intervenuti con un mezzo anfibio. Sono un centinaio le persone sfollate ad Alessandria, 30 a Gavi, 7 ad Arquata Scrivia, 19 famiglie a Pietra Marazzi, 3 a Visone. A Borghetto Borbera è isolata la frazione di Sorli. Lo comunica la protezione civile.
A Predosa il ponte sull’Orba è stato chiuso per sicurezza. A causa della gravità della situazione è stato aggiornato il Bollettino delle Piene che riporta una previsione di elevata criticità per le prossime 12 ore su Orba, Bormida e, a valle della loro confluenza, sul Tanaro a Montecastello.
Il Nord della regione. Nel Nord Piemonte, invece, per ora la situazione è meno problematica. Dopo il tour de force degli ultimi giorni, gli uomini della Protezione civile sono di nuovo mobilitati e controllano in particolare i livelli dei fiumi Toce, Chiusella, Cervo, Sesia.
A causa delle strade interrotte e dell’alto pericolo di frane, la Prefettura di Vercelli ha invitato i cittadini della Valsesia a non uscire di casa e non mettersi in viaggio per tutta la giornata. Un miglioramento è atteso infatti solo da stasera a partire da sudovest, con qualche pioggia ancora domani mattina tra Verbano, Biellese e alto Novarese, anche se da lunedì è annunciato un nuovo peggioramento.
Il Torinese. Nella provincia di Torino l’allerta maltempo riguarda in particolare il Canavese. Nel paese di Chiaverano, vicino a Ivrea, una frana continua a minacciare un gruppo di case. Un paio di giorni fa una trentina di famiglie è stata costretta evacuare dalle proprie abitazioni. Prosegue il monitoraggio anche di una frana in località Giordana mentre preoccupa la situazione in Valle Orco, tra Sparone e Ribordone, dove giovedì un masso di 50 quintali è precipitato sulla strada Provinciale isolando i due paesi. Ieri la strada è stata riaperta, ma a preoccupare la Provincia sono altri massi a ridosso della strada. A Rivoli un muro di 4 metri è crollato, probabilmente a causa della forte e continua pioggia. Sono intervenuti la polizia municipale e i vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza la zona. Non ci sono comunque stati feriti. A Corio invece a causa di una Frana la strada provinciale
è stata ridotta nel primo pomeriggio a una corsia alternata. Anche in questo caso però non risultano feriti. La situazione è tenuta sotto controllo.
I Murazzi. Anche a Torino è cresciuto il livello del Po: le acque sono giunte a lambire, senza comunque invaderlo, il marciapiede dei Murazzi, l’ottocentesco complesso architettonico che forma l’argine sinistro del fiume nel tratto che percorre il centro storico della città.

Veneto, allarme rosso per il Po “Oggi si rischia l’esondazione”
ROMA .
Allarme rosso in Veneto per la piena del Po. Da oggi è prevista sulla regione una nuova e forte ondata di maltempo e la protezione civile ha emesso un avviso di criticità massima nelle zone attraversate dal fiume e lo stato di preallarme per rischio idrogeologico nel resto del territorio fino alla mezzanotte di domenica.
A preoccupare sono tutti i bacini dei corsi d’acqua che tagliano la regione: l’Adige, il Piave, il Bacchiglione, l’alto e il basso Brenta. Allerta anche in Lombardia e Emilia: nel cremonese, a causa della piena del Po, alcune famiglie sono state evacuate da sei abitazioni nella golena di Agoiolo, una frazione di Casalmaggiore. Mentre a Ferrara il sindaco ha firmato un’ordinanza di evacuazione analoga per gli abitanti delle zone a rischio.

dal corriere di stamattina

A Carasco, nell’entroterra di Chiavari attraversato da tre torrenti (Lavagna, Sturla e Graveglia), i volontari presidiano i ponti, le ruspe anche dei privati hanno tolto più detriti possibili e gli argini sono stati rinforzati. Un altro fine settimana di paura e di attesa, non solo in Liguria ma in tutto il Centro-Nord.
Pioverà tanto, ma ovviamente la preoccupazione maggiore è che i terreni sono già zuppi di acqua. Il Dipartimento della Protezione civile ha emesso una nuova allerta meteo a partire da ieri sera: attese precipitazioni diffuse, prima in Piemonte e Liguria e via via che la perturbazione atlantica si sposterà verso Sud-Est, in Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Sardegna fino a Veneto, Trentino, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise e Campania.
Criticità rossa per rischio idraulico, la massima prevista, è stata disposta per le pianure di Parma e Piacenza, Modena e Reggio Emilia, Bologna, Ferrara e Rovigo. Stesso livello di allerta per rischio idrogeologico localizzato in Liguria e gran parte della Lombardia.
Oggi resteranno chiuse le scuole a Genova, come i musei civici (tranne poche eccezioni), sospese anche le manifestazioni come il concerto dei Dear Jack e la mostra canina alla Fiera. A Carrara il sindaco ha firmato l’ordinanza di evacuazione per i negozi e i piani bassi delle abitazioni nella zona rossa colpita dall’alluvione del 5 novembre. Alcune famiglie ieri pomeriggio sono state evacuate a causa della piena del Po nella golena di Agaiolo, nel Cremonese. Sfollati anche in provincia di Ferrara e Mantova.
Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, che ieri ha visitato a Parma l’Aipo (Agenzia interregionale per il fiume Po) ha commentato che «siamo di fronte a una delle piene più significative degli ultimi anni». Quanto invece ai risarcimenti per l’alluvione di Genova e ai 200 milioni chiesti dal governatore ligure Burlando, il ministro ha risposto che «l’impegno del governo c’è ma non sono in grado di dire quante risorse riusciremo a dare». Il presidente del Piemonte Sergio Chiamparino ha invece chiesto al governo di svincolare dal patto di Stabilità le risorse stanziate per i dissesti.
Ieri si sono celebrati a Leivi, in Liguria, i funerali di Carlo e Franca Armenise, i coniugi uccisi dalla frana che ha distrutto la loro abitazione. Il sindaco Vittorio Centanaro, che ha ordinato l’evacuazione di una quarantina di famiglie, ha auspicato «che il loro sacrificio sia un monito di attenzione per tutti a essere più vigili».
R. B.