Elena Stancanelli, la Repubblica 15/11/2014, 15 novembre 2014
MA DOVE SI NASCONDONO LE LOCUSTE?
La cavalletta è un ortottero (insetto con le ali dritte), capace di volare. Se sa anche migrare, si chiama locusta. L’invasione delle locuste è uno dei disastri ambientali più noti e una delle dieci piaghe inflitte da Dio agli egiziani, per convincere il faraone a liberare gli ebrei. Per quale ragione noi, adulti e provvisti di risorse intellettuali apparentemente imparagonabili a quelle di una locusta, non siamo capaci di affrontarle e sconfiggerle?
Grazie alla ossessione della locusta per la privacy. Possono passare decenni senza che si senta parlare di locuste: stanno chissà dove a farsi gli affari loro. Ovvio che nessuno si preoccupi di studiare un veleno specifico per qualcosa che non c’è. Che oltretutto, non essendoci, è difficile da studiare. Così, quando di colpo, per ragioni imperscrutabili dalla nostra superiore intelligenza, si presentano in sciami infiniti, ci beccano disarmati e disorientati, e si pappano tutto quello che trovano. La cavalletta ha sei zampe, in alcune delle quali sono nascosti organi dell’udito e per la produzione dei suoni. Quando stride, lo fa dal suo piccolo femore. Come tutti gli insetti, partorisce delle larvette dette neanidi. Escono dall’uovo, già identiche agli adulti tranne per le dimensioni, e spariscono. Qualche volta ritornano.
Elena Stancanelli, la Repubblica 15/11/2014