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 2014  novembre 15 Sabato calendario

MARINA CONTRO DE BENEDETTI

Marina Berlusconi contro Carlo De Benedetti. La presidente di Mondadori e Fininvest ha reagito con durezza all’intervista rilasciata al Corriere dall’ingegnere. «Sono un uomo fortunato», aveva detto il presidente del gruppo l’Espresso che ieri ha compiuto ottant’anni.
E proprio su quella parola, fortuna, che Marina Berlusconi è intervenuta, ricordando la vicenda del Lodo Mondadori, lo scontro finanziario e giudiziario per la proprietà della casa editrice che vide protagonisti suo padre, Silvio Berlusconi, da un lato e Carlo De Benedetti dall’altro: «Senza quei 500 milioni di euro che una sentenza assurda ci ha costretto a versargli, senza quella fortuna piovuta dal cielo su un gruppo con una situazione debitoria decisamente complessa, oggi per De Benedetti ci sarebbe davvero poco da festeggiare». Il riferimento è alla sentenza, confermata in appello nel 2011, che ha imposto a Fininvest di risarcire la Cir di De Benedetti per il danno patrimoniale subito con la perdita della Mondadori.
Marina Berlusconi critica anche altri aspetti delle dichiarazioni rilasciate da De Benedetti al Corriere «con una presunzione e sfrontatezza che non finiscono mai di stupire». Nell’intervista l’ingegnere si era espresso anche su Silvio Berlusconi e le attività del suo gruppo: «Penso che venderà tutto a uno straniero. In Italia non c’è nessuno disposto a comprare le sue aziende. La tv generalista è messa molto peggio dei giornali». La replica della figlia dell’ex premier è netta: «Fa impressione l’elenco di fallimenti e clamorosi errori che De Benedetti cerca di giustificare. Nonostante tutto ciò, si permette di pontificare perfino su un business nel quale ha sempre cercato di entrare accumulando un insuccesso dietro l’altro».
Il riferimento alla tv fatto dall’ingegnere è per la presidente Fininvest l’occasione per un’ultima stoccata: «È un settore nel quale siamo leader e nel quale resteremo. Le sentenze di De Benedetti, famoso per non averne azzeccata una, sono una conferma delle nostre certezze».