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 2014  novembre 15 Sabato calendario

NAZIONALE - 15

novembre 2014
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Economia
IL PUNTO
PAOLO GRISERI
I soldi di Ferrari per dare benzina ai progetti italiani E Maranello rischia un amaro testacoda
Fca ha bisogno di risorse in attesa di rigenerare la cassa No di Montezemolo alla mossa
I DUE miliardi e mezzo di dollari che transiteranno dalle casse di Ferrari a quelle di Fca stanno facendo discutere gli analisti.
Quali conseguenze avrà la mega cedola sul valore del Cavallino quando, tra meno di un anno, la società di Maranello sarà quotata autonomamente?
Il punto di partenza è l’indebitamento di Fca. Quello netto è di 11 miliardi ma quello lordo è di 30. E con il livello di rating attuale quel debito è in grado di produrre costi anche superiori al miliardo e mezzo di interessi. Una enormità.
Marchionne sa che, fino a quando il piano prodotti non sarà in grado di generare cassa, il costo del debito dovrà essere sostenuto in qualche modo. Per questo la Borsa chiedeva nei mesi scorsi un aumento di capitale e per questo l’ad ha annunciato il lancio di un convertendo da 2,5 miliardi di dollari. Se il piano di rilancio dell’Alfa avrà successo, la previsione di Marchionne è che la cassa comincerà a rigenerarsi da sola a fine 2016. Bisogna dunque attraversare due anni di deserto. I 5 miliardi di Ferrari e del convertendo serviranno a quella traversata.
Valeva la pena intaccare la cassa di una società sana come Ferrari, indebitandola, per pagare il viaggio della carovana nel deserto? Diego Della Valle dice di no e accusa gli Agnelli di aver spremuto il limone di Maranello. E’ un fatto che la carta della maxi cedola poteva essere giocata solo oggi, prima dello scorporo di Ferrari. Ed è un altro fatto che i 2,5 miliardi di dollari non finiranno a Exor ma nelle casse di Fca. E se la cassa Ferrari servirà davvero a rilanciare l’Alfa, e dunque a dare lavoro a stabilimenti italiani oggi ricchi di cassintegrati come Cassino e Mirafiori, perché rinunciare solo per salvare l’integrità di Maranello? Ma ecco che si torna al punto di partenza di tante valutazioni fatte da maggio a oggi: riuscirà davvero l’operazione rinascita del Biscione? Nel frattempo è cambiato il presidente. E questo, oggi, ha una nuova spiegazione: probabilmente Montezemolo non avrebbe accettato di utilizzare Ferrari per pagare la traversata di Marchionne.
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